Sanremo, il passato e il presente: la storia del pageant

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Gli anni Cinquanta: le grandi voci

È il 29 gennaio 1951 quando dal salone delle feste del On line casino di Sanremo Nunzio Filogamo dà il through alla prima edizione del Pageant della canzone italiana (ma solo nel ’52 aprirà con il suo consueto saluto “Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate”). Per tutti gli anni 50 sono venti i brani in gara interpretati da tre, poi cinque, poi sempre più cantanti. Ecco quindi perché nelle prime edizioni Nilla Pizzi conquista primo e secondo posto (nel ’52 anche il terzo), ma a vincere sono le canzoni. Tra i protagonisti del decennio ci sono Achille Togliani, Gino Latilla, Natalino Otto e Teddy Reno. Nel ’55 il pageant arriva in television e il debuttante Claudio Villa vince con Buongiorno tristezza. L’anno successivo tra gli autori appare il nome di Domenico Modugno (la sua Musetto cantata da Gianni Marzocchi arriva ottava) ma nel ’58 nessuno vuole la sua canzone. Modugno diventa così il primo cantautore del pageant e le sue braccia spalancate infiammano il palco: Nel blu dipinto di blu entra nella storia della musica italiana, anche se da subito per tutti diventa Volare. Per lui il bis nel ’59 con Piove, sempre in coppia con Johnny Dorelli.

Gli anni Sessanta: arrivano gli urlatori

Il 1960 si apre con Romantica di Renato Rascel affiancato da Tony Dallara ma in gara c’è anche Mina in coppia con Teddy Reno con Le mille bolle blu. Il 1961 è segnato da una flotta di debuttanti che cambia i connotati del pageant: in una sola edizione salgono sul palco Adriano Celentano e Little Tony che arrivano secondi con 24mila baci, e poi tra gli altri Milva, Edoardo Vianello, Gino Paoli, Jimmy Fontana, e un giovane autore, Mogol, che arriva dritto in cima con Al di là cantata da Betty Curtis e Luciano Tajoli. Il 1964 è l’anno in cui i cantanti in gara vengono accoppiati con artisti stranieri, la sedicenne Gigliola Cinquetti vince con Non ho l’età, due anni dopo di nuovo al primo posto insieme a Modugno con Dio, come ti amo, seguita al secondo posto da un’altra giovane esordiente, Caterina Caselli che canta Nessuno mi può giudicare. Il 1967 è stravolto dal suicidio di Luigi Tenco, il ’68 vede sul podio Sergio Endrigo con Roberto Carlos, Ornella Vanoni e Marisa Sannia, Celentano con Milva. Il decennio si chiude con Zingara cantata da Bobby Solo e Iva Zanicchi, Una giovanissima Nada si piazza al quinto posto e al nono arriva Lucio Battisti, in coppia con Wilson Pickett, ma per lui il pageant rimane solo Un’avventura.

Gli anni Settanta: i cantautori

La prima edizione del nuovo decennio vede nelle prime tre posizioni Adriano Celentano con Claudia Mori, Nicola di Bari con i Ricchi e Poveri, Sergio Endrigo con Iva Zanicchi. Nel ’71 i vincitori sono Nada e Nicola Di Bari con Il cuore è uno zingaro e, al terzo posto, Lucio Dalla con 4/3/’43. Nel corso del decennio Mike Bongiorno è quasi il conduttore fisso e nel ’77 è lui a celebrare la nuova sede al teatro Ariston insieme al debutto della television a colori. Sono gli anni dei cantautori (Lucio Dalla torna nel ’72 e arriva ottavo con Piazza Grande) . Quella del ’78 è l’edizione condotta da Beppe Grillo, vincono i Matia Bazar con E dirsi ciao seguiti da due debuttanti: al secondo posto una giovanissima Anna Oxa e al terzo Rino Gaetano con Gianna. Ma i 70 sono gli anni dei gruppi, dai Camaleonti ai Pandemonium, Schola Cantorum, Giardino dei semplici e molti altri: nel ’77 ai primi tre posti ci sono gli Homo Sapiens, i Collage e i Santo California.

Gli anni Ottanta: musica e paillettes

Il decennio si apre con Roberto Benigni alla conduzione (insieme a Claudio Cecchetto e Olimpia Carlisi) e il famoso monologo in cui parla di ‘Wojtylaccio’. Vince Toto Cutugno con Solo noi, al terzo posto arriva Pupo con Su di noi, seguito da Gianni Morandi con Mariù, brano scritto da Ron e De Gregori e arrangiato da Lucio Dalla. Il 1981 è l’anno di Maledetta primavera di Loretta Goggi, Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri, Ancora di Edoardo De Crescenzo, ma a vincere è Alice con Per Elisa firmata Franco Battiato. L’anno successivo vince Felicità di Al Bano e Romina e in gara tra gli esordienti al pageant ci sono anche Vasco Rossi (Vado al massimo), Zucchero (Una notte che vola through) e Mia Martini che vince il premio della critica con E non finisce mica il cielo scritta per lei da Ivano Fossati. Nell’84 torna Pippo Baudo, viene introdotta la sezione Nuove proposte dove vince Eros Ramazzotti con Terra promessa (e due anni dopo trionfa anche tra i Campioni con Adesso tu). L’edizione 1989 è quella condotta dai ‘figli d’arte’ (Danny Quinn, Paola Dominguin, Gianmarco Tognazzi e Rosita Celentano) ed è segnata dalle polemiche per gli interventi comici di Beppe Grillo e del trio Marchesini-Lopez-Solenghi. Debutta Jovanotti che arriva quinto con Vasco e il decennio si chiude con Raf, quindicesimo, con Cosa resterà degli anni Ottanta.

Gli anni Novanta: debuttanti di successo

Nel 1990 si torna a cantare dal vivo con l’orchestra, vincono i Pooh con Uomini soli, Marco Masini debutta e vince tra le Novità con Disperato. L’anno seguente il duello è tra Riccardo Cocciante, che arriva primo, e Renato Zero al secondo posto tra le proteste del pubblico dell’Ariston, Masini al terzo accontenta tutti. Dal ’92 torna Pippo Baudo, nel ’93 Laura Pausini debutta e vince tra le Novità con La solitudine e nell’edizione successiva arriva terza tra i Campioni dopo Aleandro Baldi e Signor tenente di Giorgio Faletti. Tra i giovani debuttano Giorgia, che l’anno seguente trionfa tra i Massive con Come saprei, e Andrea Bocelli che vince le Nuove proposte con Il mare calmo della sera e nel ’95 arriva quarto con Con te partirò. Nel ’96 Elio e le Storie Tese danno spettacolo con La terra dei cachi che arriva seconda tra Ron e Tosca che vincono con Vorrei incontrarti tra cent’anni e Giorgia. L’edizione del ’97 è condotta da Mike Bongiorno con Piero Chiambretti e Valeria Marini ed è l’anno dei Jalisse che vincono con Fiumi di parole. Tra le Nuove proposte vincono Paola e Chiara con Amici come prima, seguite da Alex Baroni, Niccolò Fabi e, al quarto posto, uno sconosciuto Mikimix che si farà notare in seguito col nome di Caparezza. Il decennio si chiude con l’arrivo di Fabio Fazio e tre donne sul podio: Anna Oxa, Antonella Ruggiero e Mariella Nava. Daniele Silvestri vince il premio della critica con Aria. Tra i Giovani debutta Max Gazzè e vince Alex Britti con Oggi sono io.

Gli anni Duemila: si cambiano le regole

La prima edizione del nuovo millennio è segnata dalla vittoria degli Avion Journey e vede tra i campioni Irene Grandi che arriva seconda con La tua ragazza sempre di Vasco Rossi e Gaetano Curreri, Max Gazzè, Samuele Bersani con Replay, una canzone firmata da Lucio Dalla, Carmen Consoli e Subsonica. Nel 2001 Raffaella Carrà vede il trionfo dell’esordiente Elisa tra i campioni e i Gazosa tra i Giovani. Poi torna Pippo Baudo che viene strapazzato da Benigni che torna all’Ariston da superospite. Silvestri vince il premio della critica con Salirò mentre tra i giovani debutta e vince la quindicenne Anna Tatangelo. Nel 2005 il debuttante è Paolo Bonolis che cambia le regole, introduce nuove categorie dividendo la gara tra uomini, donne, gruppi, traditional e giovani, e vince Francesco Renga con Angelo. Stesse categorie anche nell’edizione successiva presentata da Giorgio Panariello che vede anche la serata dei duetti (con Tiziano Ferro che accompagna Michele Zarrillo) e viene vinta da Povia con Vorrei avere il becco. Nel 2007 torna Pippo Baudo (insieme a Michelle Hunziker) che ripristina lo schema classico. Tra i Campioni vince Simone Cristicchi e tra i Giovani Fabrizio Moro. Il decennio si chiude con il ritorno di Paolo Bonolis, con la polemica per la canzone di Povia Luca period homosexual che arriva seconda e per l’arrivo sul palco dell’Ariston dei protagonisti dei expertise: da Amici arriva Marco Carta, e vince. Nel 2009 sono i giovani a duettare con i huge: tra gli autori che accompagnano i pupilli ci sono Lucio Dalla in coppia con Iskra, Pino Daniele suona la chitarra per Silvia Aprile, e Zucchero si esibisce con la figlia Irene. Tra le Proposte vince Arisa con Sincerità seguita da Malika Ayane con un brano scritto da Giuliano Sangiorgi, Come foglie.

Gli anni Dieci: avanzano i Giovani

Il 2010 si apre con Antonella Clerici in un’edizione segnata dall’invasione di ex expertise e le proteste per la classifica finale, quando anche gli orchestrali esprimono il proprio dissenso lanciando in aria gli spartiti. Vince Valerio Scanu, Marco Mengoni arriva terzo e al secondo posto si piazza l’insolito trio formato da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici. Roberto Vecchioni vince l’edizione 2011 condotta da Gianni Morandi che torna anche l’anno successivo quando sul podio salgono Emma, Arisa e Noemi. Il 2012 segna anche l’ultima apparizione in television di Lucio Dalla che dirige l’orchestra per Pierdavide Carone in gara tra i huge con Ninì. Nel 2013 torna Fabio Fazio con Luciana Littizzetto e di nuovo anche Elio e le Storie Tese che arrivano secondi con La canzone mononota dopo Marco Mengoni che trionfa con L’essenziale. Dopo un’altra edizione targata Fazio, nel triennio successivo arriva Carlo Conti: nel 2015 vince Il Volo, l’anno seguente tocca agli Stadio e tra le Nuove proposte spuntano Francesco Gabbani al primo posto con Amen (e l’edizione successiva vince tra i huge con Occidentali’s Karma), Ermal Meta (che vincerà nel 2018 insieme a Fabrizio Moro) e Mahmood che nel 2019 trionfa a Sanremo Giovani e poi tra i huge con Soldi. Il biennio 2018-2019 è segnato dalla rivoluzione di Claudio Baglioni che riporta le canzoni (anche le sue) e gli artisti in primo piano.

Gli anni Venti: il Covid, mascherine e l’Ariston senza pubblico

Il 2020 si cambia components con l’arrivo della coppia Amadeus-Fiorello: l’edizione che festeggia i 70 anni del Pageant è un successo e un trionfo di ascolti (11 milioni 476 mila spettatori, con il 60.06% di share per la serata finale), anche grazie alla clamorosa eliminazione di Bugo e Morgan dalla gara con relative polemiche. La vittoria di Diodato chiude una lunga festa di musica, gag e assembramenti: dopo pochi giorni l’Italia viene travolta dall’arrivo del Coronavirus, una pandemia che costringerà gli italiani in casa e colpirà duramente il settore dello spettacolo.

Il 2021 si apre in piena emergenza Covid ma il Pageant si fa comunque, anche se con la platea vuota: così determine Amadeus tornando al timone affiancato da Fiorello. I due affrontano un’edizione anomala, senza pubblico e con gli applausi finti, ed è un successo (anche se gli ascolti della finale sono in calo rispetto all’edizione precedente: 10 milioni 715 mila spettatori, con il 53.5% di share). La vittoria dei Maneskin sancisce lo strappo con il passato: è la vera rivoluzione sul palco dell’Ariston insieme alle esibizioni di Achille Lauro e anche l’inizio di una carriera sfolgorante per la band romana. Nella notte del 6 marzo cala il sipario del pageant, pochi giorni dopo si entra in lockdown, gli italiani sono chiusi in casa in attesa dei vaccini. Nell’aria rimane solo un po’ di musica, lontana e leggerissima’ come quella cantata da Colapesce e Dimartino.

Il 2022, edizione nuovamente condotta e diretta da Amadeus, torna con il pubblico all’Ariston, anche se con le mascherine, torna anche Fiorello, che però appare solo nella prima serata, e tornano i Maneskin celebrati come vere star. Tra gli ospiti la prima volta di Checco Zalone al pageant e Cesare Cremonini, ma la vera sorpesa sul palco è l’eleganza e l’ironia di Drusilla Foer in veste di co-conduttrice della terza serata, mentre irrompe tra un brano e l’altro il fenomeno FantaSanremo. Sugli ascolti Amadeus ha battuto sé stesso fino alla effective: la quinta e ultima serata del pageant, in cui hanno trionfato Mahmood e Blanco con la loro Brividi, è stata vista da 13 milioni 380 mila telespettatori, pari al 64.9% di share. Il saluto spetta a La Rappresentante di Lista, arrivati settimi ma con il ritornello diventato un tormentone: “Con le mani, con le mani, con la mani Ciao ciao“.

Il 2023 è il quarto anno consecutivo per Amadeus in veste di conduttore e direttore artistico, che vuole al suo fianco Gianni Morandi perfettamente a suo agio sul palco dell’Ariston. Protagonista dell’edizione è Chiara Ferragni che debutta come conduttrice nella prima e nell’ultima sera, ma è il marito Fedez a rubarle la scena nella serata finale quando viene baciato da Rosa Chemical. Durante la prima serata è invece Blanco a distruggere letteralmente la scena, sfogandosi sulle rose che decoravano il palco. Vince Marco Mengoni, secondo posto per Lazza e terzo per Mr. Rain. Grande successo per FantaSanremo che vede anche qui la vittoria di Marco Mengoni.

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