Paola Cortellesi, applausi a Londra per il suo movie: “La violenza domestica non è un problema solo italiano”

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Londra – Cinque minuti di applausi alla positive della proiezione, con tutto il pubblico in piedi, a gridare “brava”, con le lacrime agli occhi per l’emozione, e lei sul palcoscenico, egualmente commossa per l’entusiastica accoglienza. È finita così, sabato sera, la proiezione dell’anteprima londinese di C’è ancora domani, alla presenza di Paola Cortellesi regista, cosceneggiatrice e attrice protagonista di un movie che ha battuto tutti i document d’incasso in Italia, conquistato il plauso unanime della critica nazionale e ora sembra avviato a cogliere lo stesso successo all’estero. Già in distribuzione in Francia, Germania e altri Paesi europei, il movie arriva nelle sale del Regno Unito e in Irlanda dal 26 aprile con il titolo There’s nonetheless tomorrow.

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“Gli incontri con il pubblico, qui a Londra così are available in Italia, con scuole e associazioni culturali, sono per me una delle esperienze più belle di questa avventura, ho incontrato molte donne con storie da raccontare, drammatiche e interessanti quanto quella che narro io sullo schermo”, ha detto Cortellesi dopo lo spettacolo, fermandosi a parlare con gli spettatori del Lumiere, il cinema dell’Istituto di Cultura francese di Londra dove si è tenuta l’anteprima nell’ambito di Cinema Made in Italy, 14esima rassegna della nostra cinematografia nazionale nella capitale britannica, organizzata congiuntamente dall’Istituto di Cultura italiano diretto da Francesco Bongarrà e da Cinecittà.

Paola Cortellesi, il backstage (molto speciale) di ‘C’è ancora domani’

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“Volevo girare un movie sulla violenza domestica subita dalle donne, indicando sia l’attualità del problema, sia i progressi compiuti dalla società italiana, anzi da quella di tutti i Paesi, perché non è certo un problema soltanto italiano”, ha spiegato la regista. “Per questo ho scelto una giornata particolare, il 2-3 giugno del 1946, quando in occasione del referendum su repubblica e monarchia le donne italiane ricevettero per la prima volta il diritto di voto. Se proviamo a immaginare la vita della protagonista dopo che il movie è finito, è probabile che le sue sofferenze continuino: ma da quel giorno la sua personalità non è più annullata da quella del marito, da quel momento lei ha diritto di esistere e il cambiamento comincia”.

Paola Cortellesi: “Anche se ambientato nel passato il mio movie guarda al futuro”

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La 50enne attrice romana ha ricordato che il progetto di girare il movie in bianco e nero ha suscitato inizialmente qualche perplessità: “È il mio primo movie, qualcuno si aspettava una commedia più convenzionale, ma poi siamo riusciti a convincere tutti, perché il bianco e nero è il colore dei capolavori del neorealismo, l’epoca in cui è ambientata la storia, e anche di molti movie della commedia all’italiana che ne è stata il proseguimento, a cui il mio movie si ispira. Storie che suscitano un riso amaro, che commuovono senza perdere leggerezza, che alla positive lasciano dentro qualcosa”. Infine, l’attrice e regista ha rivelato di essersi sforzata a lungo, insieme ai suoi co-autori, per creare un finale inatteso alla sua storia: “Spero che abbia un po’ sorpreso anche voi”, ha concluso con la sua abituale simpatia. E sono ripartiti gli applausi.

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