Beatles e Prince, ecco quali sono i vinili più rari e costosi

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Il vinile continua a esercitare un fascino senza tempo e alcuni esemplari sono autentici gioielli da collezione, valutati a ben oltre 10 mila euro. Tra gli album più preziosi e rari degli ultimi vent’anni spicca sicuramente The Black Album del 1987 di Prince, divenuto un’icona tra i fan (sono solo sei le copie esistenti al mondo), poiché il celebre artista decise di ritirarlo poco dopo il lancio a causa di insoddisfazione sul risultato finale. Questo eccezionale vinile è stato ceduto per la considerevole cifra di 27.500 dollari.

Un altro esemplare raro è l’edizione giapponese di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Membership Band dei Beatles, con una copertina unica prodotta in poche copie, quotata a oltre 13.000 dollari. E ancora, i Beatles detengono il file assoluto con la prima copia del White Album (1968) appartenuta a Ringo Starr e venduta all’asta per la cifra di 790 mila dollari, la più alta mai registrata per un LP.

Ma quali sono i fattori che determinano il valore di un vinile? Entrano in gioco various variabili: la knowledge di pubblicazione, la tiratura e quindi la sua rarità, il numero di serie e, non da ultimo, il grado di conservazione sia del vinile che della copertina. Quest’ultima, a volte, può fare la differenza, come nel caso delle creazioni di Andy Warhol per vari artisti, dai Velvet Underground advert Artie Shaw e Diana Ross. “Se solo le case discografiche avessero preservato quei bozzetti, oggi avremmo autentiche opere d’arte. Purtroppo, abbiamo perso tesori preziosi”, commenta Claudio Donato, proprietario del celebre negozio di dischi Goody Music a Roma.

Ma l’incontro tra arte e musica non si ferma qui. Un esempio affascinante è il vinile Dedicato a de Le Stelle di Mario Schifano (1967), valutato a quasi 8 mila euro. Schifano, noto pittore e cineasta romano, period considerato il principale artista pop italiano, spesso paragonato advert Andy Warhol. Altri elementi che possono aumentare il valore di un vinile sono gli errori di stampa, come nel caso dell’album Led Zeppelin III del 1970, o piccole curiosità legate agli artisti, come quando Mina, all’inizio della sua carriera, si faceva chiamare Child Gate.

Le ragioni per collezionare vinili sono molteplici e spesso soggettive. Discogs, la piattaforma di riferimento per gli appassionati, individua alcune motivazioni di base. Innanzitutto, la qualità del suono, decisamente più calda rispetto a CD, pc e dispositivi mobili. Poi c’è il fascino della confezione: le copertine e il packaging possono fare la differenza, arricchendo l’esperienza con illustrazioni e testi. Un’altra motivazione più romantica è quella della ‘connessione’: estrarre un vinile dalla sua custodia e ascoltarlo su un giradischi può evocare ricordi più vividi, arricchendo l’esperienza musicale. Infine, acquistare vinili è anche un modo per sostenere gli artisti e la musica stessa.

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