L’impero di Ama a Sanremo e la dura battaglia per la successione

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SANREMO — E adesso? Che meraviglia quando un risultato stratosferico diventa, per dirla con Gianna Nannini, “un gelato al veleno”. I dati da document che Amadeus consegna alla Rai con la quinta edizione del suo competition, (oltre 14 milioni di spettatori, 74% di share, media delle cinque serate al 66%, miglior risultato dal 1995, 60 milioni 182 mila euro di introiti pubblicitari, circa 10 milioni in più rispetto allo scorso anno), diventa una montagna da scalare per chi verrà dopo di lui.

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ANSA (ansa)

L’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio che è a Sanremo, ma parla con i comunicati — nonostante la carrozza di Cenerentola che ha portato by way of i ragazzi irresistibili Amadeus e Fiorello e scrive la parola high-quality — non molla la presa: «A chi mi chiedesse come sarà il Pageant 2025, risponderei che ora è il tempo di decantare il tutto. Con Amadeus e Fiorello ci vedremo tra una quindicina di giorni per un debrief su quello appena concluso trionfalmente». La Rai continuerà a insistere. Due settimane di riposo per cominciare, nella speranza che Amadeus cambi thought, senta la mancanza di un evento a cui ha lavorato per cinque anni con passione, e lo ha incoronato re. Ma poi, chi può dire che a giugno, Belzebù, come lo chiama Fiorello, non ceda?

Sanremo, Amadeus chiama al telefono Fiorello: “Ci siamo meritati i complimenti”

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A sentire il conduttore-direttore artistico di un evento che ha riportato davanti alla television i giovanissimi, per ora, con rispetto parlando, non c’è trippa per gatti. «Ringrazio Sergio per il desiderio di farci proseguire ma mi fermo qui», spiega. «Dissi già a maggio che questo sarebbe stato l’ultimo competition, anche se nessuno ci ha creduto. Ringrazio Sergio, ma sento che ci dobbiamo fermare e pensare advert altro. Questo non significa che vada a fare l’eremita, ma che ho bisogno di trovare altre idee, altre sfide».

Sergio spera che la scommessa sia in coppia con Fiorello, non a caso gli ha proposto di fare un varietà Attenti a quei due, che li riunisce ancora «perché Fiorello», cube l’amministratore della Rai, «è ufficialmente l’uomo capace di portare il prime time in ogni ora del giorno». Fiorello, con ironia, quando l’amico di una vita aveva detto che avrebbe riflettuto sull’Amadeus VI lo aveva minacciato, «perché allora è davvero pazzo». E poi, la regola aurea, è scendere dal palco nel momento del massimo successo. Magari per tornare, quando l’assenza si fa sentire più forte.

Amadeus e Fiorello lasciano l’Ariston a bordo di una carrozza are available “Cenerentola”: il video

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Chiuso nel solito completo bluette d’ordinanza, Amadeus, che ha sempre tutto sotto controllo e si emoziona — cube — solo con l’Inter (anche la sera della finale ha visto la partita), davanti ai lunghissimi applausi dell’ultima conferenza stampa si commuove. Veniva a Sanremo da ragazzo quando lavorava alla radio sperando di strappare interviste, ora è una star. «In cinque anni ho lavorato in totale autonomia e, per come sono fatto io, non poteva essere altrimenti: non avrei mai accettato scorciatoie per nessuna ragione. Non mi appartiene», insiste «non l’ho mai fatto e non potrei cominciare a 61 anni». Sorride quando si parla del suo successore; alla high-quality, avrebbe qualche timore anche lui a dover superare sé stesso.

Crede nel «Sanremo di tutti», si emoziona senza retorica quando racconta del tecnico che sistemava i fili e «mi ha detto “grazie, perché ci hai fatto stare qui e ci hai regalato un sogno”. Beh, non è da poco». Il successore non dovrà tradire i giovani artisti e convincere il pubblico che Sanremo è ancora l’evento da non perdere. La Rai spera che Amadeus resti, mentre il toto-conduttori comprende quote classiche — Carlo Conti, che ha già fatto tre competition di successo, volto pop, equilibrato, e amato da un pubblico “largo”. Missione dichiarata con i suoi present: «Mettere davanti alla television tutta la famiglia, nonni e nipoti».

Per Paolo Bonolis sarebbe il ritorno in Rai, Alessandro Cattelan è un quarantenne di talento, ma non così popolare. Qualcuno tira in ballo le donne: Antonella Clerici, che il suo Sanremo l’ha fatto; o Milly Carlucci, a cui manca solo il competition. È vero che Ballando con le stelle ha conquistato anche i giovani, ma dalla pista e le palette a Sanremo la strada è lunga. Poi c’è Andrea Delogu, magari in coppia con Stefano De Martino. Qualcuno troverebbe perfetta Laura Pausini, il sogno è in coppia con Paola Cortellesi. Ma sembra difficile che, dopo il successo da regista, lasci gli impegni cinematografici per fare televisione. Però se ne sono viste tante, il “mai dire mai” in certi casi è d’obbligo.

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