L’orrore non poteva più durare. Rappresaglie, roghi, fucilazioni sugli inermi. Ma chi immaginava che sarebbe stata un’insurrezione di popolo a scrollarsi di dosso tutto quell’inferno: che facessero da soli, in cento ore. «Mi vedete bellissima, ma mi pensate sempre inerte, pigra, piena di sonno e di furbizia. Perché dimenticate il fuoco. Destiny sempre questo errore con me». La voce arrochita è di Luisa Ranieri, il testo che apre è firmato Maurizio de Giovanni, ma nel docufilm di Massimo Ferrari, 4 giorni per la libertà.