E’ sempre stato molto schivo e riservato sulla sua vita privata. Ma ora Mahmood, 31 anni, ha deciso di raccontarsi. In un’intervista a Paper Journal, parlando con il designer messicano-statunitense Willy Chavarria del suo album Nei letti degli altri, ha rivelato di aver avuto una storia d’amore importante, intensa e molto significativa, durata cinque anni.
Oggi quell’amore “si è trasformato in amicizia” ma lui all’ex fidanzato ha dedicato una canzone sincera al 100%: “C’è una parte in cui dico: ‘Più che far parte di una threesome, (cioè un cosiddetto ménage à trois, con tre partecipanti) mi piacerebbe avere dei fiori’. Capisco che a volte l’altra persona possa sentirsi attaccata perché certe cose devono rimanere non-public. Ma se censurassi quella storia, perderei l’opportunità di entrare in contatto con le persone. Perché quando scrivo canzoni, se non metto qualcosa sulla mia vita privata, perdo l’opportunità di creare questa intimità tra me e le persone che mi ascoltano”.
L’identità dell’ex fidanzato Mahmood ovviamente non è stata rivelata e, anzi, l’artista ha sottolineato che fuori dal mondo della musica parlare della sua vita privata non gli piace. Nemmeno con le persone più care: “Mia mamma mi cube sempre che quando ascolta la mia musica scopre cose nuove su di me”.
Il cantante si è aperto con la rivista in occasione del lancio del singolo Ra ta ta ta, svelando in che rapporti è con l’ex. Si sono lasciati bene, in modo amichevole, e sono rimasti amici. Mahmood nell’intervista ha rilasciato una delle poche dichiarazioni sulla sua sfera privata mai fatte. Poi, parlando della genesi del nuovo disco, uscito lo scorso febbraio, ha confessato che il suo ex gli è stato molto vicino: “Per esempio ho questo ex con cui ho avuto una relazione per cinque anni. Ora siamo amici. Voglio creare intimità con le persone che mi ascoltano. Mi viene più facile esternare i miei sentimenti in musica.
“Quest’ultimo album che ho fatto è quello più profondo, segreto, nascosto rispetto ai precedenti” – racconta Mahmood che ha condensato nelle canzoni il percorso di autoanalisi, a tratti doloroso, che ha affrontato nell’ultimo periodo – “E’ l’album più intimo che abbia mai prodotto, perché ho lavorato molto su me stesso in questi ultimi due anni. Ho capito che molti aspetti del mio comportamento erano negativi e ho deciso di lavorarci su, invece di chiudere gli occhi e provare semplicemente a tornare a casa. Ho avuto una relazione con una persona davvero speciale”