Nancy Brilli: “Il covid ha ucciso lo spettacolo, la forza delle donne ha spinto la rinascita”

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Il danno provocato dal covid al mondo dello spettacolo, la chiusura dei cinema e dei teatri, lo cease alle produzioni che tutti ricordiamo con sgomento. Ma anche la voglia di rinascere e il ruolo delle donne nella ricostruzione di un legame tra artisti e spettatori. Di questo torna a parlare Nancy Brilli, protagonista della prossima stagione dei Teatri di Siena (diretta da Vincenzo Bocciarelli) con L’ebreo, di Gianni Clementi, in scena il 10 gennaio 2025 sul palco dei Rinnovati.

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“Il covid è stato un’agonia, si è rivelato per i lavoratori dello spettacolo dal vivo una stoccata mortale – rammenta l’attrice all’agenzia Adnkronos – abbiamo dovuto operare duramente, in molti non avrebbero scommesso sulla riapertura dei teatri. Mi fa piacere pensare che la rinascita del teatro sia legata anche alle donne. Sento sempre più forte il desiderio da parte degli spettatori di esserci. Lode al merito a chi non ha mollato la presa ed ha continuato a produrre spettacoli”.

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In cartellone, tra le altre, Cristiana Capotondi, Paola Quattrini, Anna Ferzetti, Valeria Solarino, Anna Teresa Rossini, Mariangela D’Abbraccio, Debora Caprioglio. “Non c’è dubbio – continua Nancy Brilli – la scena italiana sta effettivamente cambiando. C’è non soltanto il desiderio di vedere gli attori in palcoscenico, ma anche vere e proprie pièce, bando ai monologhi o alle letture drammatizzate”.

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E su L’ebreo, opera diretta da Pierluigi Iorio, spiega ancora: “La storia è ambientata nel Dopoguerra. I protagonisti del racconto, un uomo e una donna, sono persone umili, modeste. Un uomo di religione ebraica dopo la promulgazione delle leggi razziali gli ha affidato i suoi beni, quando torna rivendica quello che in fondo period suo”. “Lo credevano morto e nulla sarà come prima. Soprattutto il mio personaggio – aggiunge ancora Brilli – si è montata la testa, si sente a proprio agio in questa nuova situazione, una ‘gran signora’ che si scopre sinistra, violenta, non vuole rinunciare ai propri privilegi con un finale a sorpresa, uno shock. E’ quello che ho provato leggendo il testo. In fondo, purtroppo, i cattivi sentimenti non tramontano mai”.

Il teatro come memoria del nostro passato, un linguaggio antico da riproporre in maniera contemporanea: “In fondo il teatro appartiene all’essere umano come la religione, da sempre. E’ importante renderlo attuale – osserva l’attrice – anche affrontando temi scomodi”. Il Teatro dei Rinnovati di Siena diventerà monumento nazionale come oltre 400 luoghi della cultura italiana. “Abbiamo teatri di incomparabile bellezza nel nostro Paese, un patrimonio irripetibile – conclude Brilli – sento che oggi c’è un interesse maggiore per la cultura. Ci avevano dimenticati, ora ritorniamo in auge”.

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