Maravilloso Modugno: mister Volare torna nell’album “Are available un sogno di mezza property” e canta anche in spagnolo

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Se la Puglia avesse una voce, sarebbe quella di Domenico Modugno. È il suo cittadino più famoso, e forse anche l’italiano che meglio di tutti ha fatto comprendere lo spirito del suo Paese all’estero. Nel 2024 ricorrono i trent’anni dalla morte del cantante di Polignano a Mare, e sono passati 65 anni da quel Competition di Sanremo che lo consacrò (insieme con Johnny Dorelli) con la trionfante Nel blu dipinto di blu, e pure mezzo secolo dalla vittoria di Modugno alla prima edizione del Premio Tenco. Come lui nessuno mai, e mr. Volare – uno dei nomi con cui è ricordato, unico artista a essere identificato con una sola parola di un suo brano – torna a farsi sentire. Esce oggi Are available un sogno di mezza property, disco voluto da Sony Music Italy che è un corposo omaggio a Modugno: è un doppio album disponibile in tre formati (doppio cd, doppio Lp nero 180gr, doppio vinile blu e arancione numerato, disponibile in esclusiva su retailer.sonymusic.it) che ha in serbo una serie di novità. Perché Mimì, come lo chiamava chi lo conosceva, ha ancora tanto da cantare: fra i 40 titoli che compongono l’antologia, che esce a sei anni di distanza dall’ultima raccolta di brani del cantautore, ce ne sono alcuni in spagnolo che arrivano per la prima volta in Italia e in cd, oltre a una ’O sole mio che vira verso l’inglese. Si ascolta quindi Modugno vibrare su Maravilloso e El hombre del frack, e chi ha amato le versioni in italiano non può che sorridere compiaciuto della sua straordinaria capacità di passare di lingua in lingua e mangiarsi il mondo, con quella voce. Nel doppio disco è contenuta anche Un punta a la ciudad (oltre alla versione italiana Un calcio alla città) che è disponibile per la prima volta in assoluto su un supporto fonografico. È un omaggio sentito, quello di Are available un sogno di mezza property, e Sony Music Italy ha voluto portare l’universo di Modugno alla contemporaneità con un’iniziativa interessante: il progetto grafico è realizzato da Ciao Discoteca Italiana, il collettivo torinese che mescole design, arte e canzone d’autore per farne oggetti plastici, di culto. «Le canzoni di Domenico Modugno, la sua capacità di raccontare il mondo interiore ed esteriore, la sua figura carismatica nel panorama dell’industria culturale italiana, hanno rappresentato, negli anni, il punto di partenza alla base dell’analisi visiva della storia della musica leggera portato avanti da Ciao Discoteca Italiana – fanno sapere – Per il Collettivo Ciao!, mettersi al lavoro sul repertorio di Domenico Modugno ponendosi come primario l’obiettivo di avvicinare la sua opera alle giovani generazioni, rappresenta una grande opportunità e il valore più importante alla base di questa collaborazione». Modugno si fa conoscere così dai più giovani, ed è per questo motivo che sia il cd che il vinile numerato contengono un poster di Ciao Discoteca Italiana, alimentando quella passione per il collezionismo che la fruizione digitale della musica non potrà mai cancellare. Domenico Modugno se la merita, un’operazione del genere, perché ha dato tantissimo alla cultura italiana. È stato tutto: cantante e cantautore, attore per il cinema e il teatro – e non è un caso che la sua impronta teatrale sia così presente, in alcune sue canzoni “parlate” – regista e pure politico. È stato l’uomo che aprendo le braccia sul palco del Competition di Sanremo ha fatto la rivoluzione, e con un gesto così semplice e istintivo ha dato vita alla musica pop italiana. È stato per l’Italia quello che Elvis Presley è stato per gli Stati Uniti, e il successo infinito che ha riscosso sono il segno di un talento smisurato, ma anche di molto altro. «Quando ero adolescente, una volta mio padre mi disse: devi saper distinguere fra vanità e ambizione – racconta Marco Modugno, figlio del cantautore e di Franca Gandolfi – Il vanitoso desidera soltanto diventare famoso, per una cosa o per l’altra, per lui non fa differenza. L’ambizioso invece cube a se stesso: io so fare bene questa cosa e in questa cosa diventerò il migliore di tutti. Mio padre sapeva fare le canzoni e in questo, almeno per un certo tempo, egli diventò il numero uno, il numero uno del mondo». Ha raggiunto l’Olimpo partendo dal nulla, mr. Volare, ha cominciato con il teatro per arrivare a Roma ed entrare al Centro sperimentale di cinematografia; si è finto siciliano per fame, quando la Puglia ancora non la conosceva nessuno e lui aveva bisogno di una probability nel mondo dello spettacolo; ha scritto canzoni sempre, fin da quando period ragazzino, e ha continuato a insistere fino a quando non è arrivato quell’indimenticabile “Volare”, una semplice parola che ormai tutto il mondo associa all’Italia, per merito suo. Modugno non si è fermato mai, neanche quando aveva tutti ai suoi piedi, è riuscito a rialzarsi e tornare sul palco dopo l’ictus, perché per lui il palco – come la musica – period la vita. Nel blu dipinto di blu è stato un tormentone ante litteram, la canzone perfetta che – a differenza dei tormentoni che ora affollano le radio nazionali – è riuscita a superare i confini nazionali e abbattere le barriere del tempo, suonando fresca e nuovissima ancora oggi. Solo a lui è riuscito così tanto, e d’altronde i due Grammy Awards vinti come disco dell’anno e canzone dell’anno (sempre per Nel blu dipinto di blu) sono un primato ancora imbattuto. Bello e determinato, sciupafemmine e irascibile, period un giovane pugliese come tanti altri, con una grande voglia di farsi conoscere. E, per fortuna di tutti, è stato uno che ci è riuscito, e che l’Italia bella, sanguigna e vitale come lui, l’ha portata in tutto il mondo, rendendola eterna come la sua voce.

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