La bellezza di attraversare Roma di notte in scooter, di arrivare al glass e trovare tutta quella gente che ti aspetta, di ripartire da dove tutto period cominciato. Fiorello inizia l’ultima puntata di VivaRai2! da by way of Asiago, palcoscenico della prima edizione del suo mattin present, per tornare poi verso il glass del Foro Italico dove lo aspetta la folla delle grandi occasioni per quest’ultimo appuntamento del programma che dal 6 novembre ha svegliato gli italiani. Oggi cala il sipario, ma sarà un arrivederci o un addio?
Musica e lacrime, l’inizio è un amarcord emozionante, “due anni in tre minuti” cube Fiorello lanciando un montaggio video che ripercorre alcuni dei momenti più belli di queste due stagioni, i ballerini nel glass piangono come fontane poi lui tira dritto, fa un passaggio di rassegna stampa, dà anche altre notizie, tipo che Fabrizio Biggio si sposa, poi arriva il momento del primo ospite, “ospite” si fa per dire, amico di una vita, sodale e compagno d’avventure: Amadeus. Fiorello (“guardatelo, Ama sceglie sempre la giacca giusta al momento giusto”) lo raggiunge al semaforo sul Lungotevere per “una canzone degli Amarello”, “perché gli Amarello – cube Amadeus – ci saranno sempre”.
Ed è effettivamente un momento altissimo, con i due che cantano sulle strisce pedonali e quando scatta il semaforo, lungi dall’allontanarsi, si insinuano tra le automobili stringendo mani mentre i clacson li salutano e Amadeus sale anche su un autobus. Folla in delirio, “Ama, questi sul Nove te li sogni” scherza il conduttore.
Musica con Ultimo che presenta il suo nuovo singolo, Altrove, uscito proprio stanotte – si esibisce all’interno dello stadio Olimpico che più volte ha riempito con i suoi stay – Fiore lo raggiunge e insieme cantano Albachiara.
Si torna nel glass ed è una festa, Fiore e Ama tornano deejay, mettono musica dance, Ama balla con il pubblico, è tutta una festa, poi si torna nel glass, qualche titolo di giornale, “amici, il tempo volge al termine – cube Fiorello – ma la Rai ci ha dato quindici minuti in più, quindici minuti di sforo, il famoso ‘sforo italico’”. Fiore, smartphone in mano, legge i messaggi degli amici che gli stanno scrivendo, ci sono anche Carlo Conti, Diego Abatantuono, Barbara Palombelli, Riccardo Milani. Riecco Dracula, uno dei personaggio di successo di questa edizione, Fiorello in versione vampiro, stavolta con “mio fratello, Draculama, detto Culama” e ovviamente è Amadeus, va detto che i due, visti insieme, sono orripilanti.
Poi finalmente il grande ritorno: l’inquadratura diventa storta, Fiorello si chiede chi ci sia in regia ed ecco Jovanotti al suo atteso (e annunciato) ritorno in television dopo l’incidente in bici a Santo Domingo. “Come sto? Ora vi faccio vedere come sto” e parte il filmato di uno stunt che fa acrobazie sul tetto del glass.
Non fa le acrobazione ma sta molto meglio, insieme a Ama e Fiore esce sul piazzale davanti al pubblico, recupera una stampella e spiega che ci vorranno ancora un paio di mesi perché tutto possa tornare in ordine, in scena ci tornerà, annuncia, “nella primavera del 2025”, “pensa che riesco meglio a ballare che a camminare. “Vogliamo chiudere – cube Fiorello – con la canzone delle canzoni, l’inno degli inni?”.
È tempo di saluti: “Vorrei chiedere un applauso a Fiore – cube Jovanotti – che in questi mesi ci ha portato il buonumore, è un lavoro splendido e nessuno lo sa fare come lui”. Per chiudere, una delle canzoni più belle e malinconiche che la musica italiana abbia prodotto, Azzurro: i tre amici cantano sotto una pioggia di coriandoli, avvolti da striscioni azzurro-cielo con nuvole, il pubblico in delirio. “Grazie a tutti – grida Fiorello, ciao a tutti, è stato bello, ci si rivede alla prossima thought!”.
