Appuntamento con Valeria Golino al Pageant di Cannes. La regista e attrice sarà protagonista di un Rendez Vous con il pubblico e porterà alla Croisette, in selezione ufficiale, il primo episodio della sua serie L’arte della gioia, dall’opera di Goliarda Sapienza. Amata dal pubblico francese, Valeria Golino è già stata due volte nella selezione ufficiale con i suoi due movie Miele, nel 2013 e Euforia, nel 2018. Stavolta porta il suo adattamento per Sky che uscirà prima in sala, divisa in due parti. Nella serie recitano Tecla Insolia, Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi.
Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi in stile Bollywood per ‘Name my agent – Italia 2’
Goliarda Sapienza, nata nel 1924 a Catania, è una delle scrittrici più importanti del Novecento: la sua opera letteraria più celebre, L’arte della gioia, è stata pubblicata interamente nel 1998 (due anni dopo la morte dell’autrice) ed è narrato in prima persona. La sua stesura fu terminata già nel 1976, ma l’autrice non riuscì mai a vederlo integralmente pubblicato mentre period in vita perché il testo fu più volte rifiutato dalle case editrici italiane (giudicato troppo “sperimentale” e “immorale”). Ma il romanzo ha avuto un grande successo all’estero, riaccendendo i riflettori in Italia, edito da Einaudi.
La serie è scritta da Valeria Golino (che, come accennato, è anche la regista) insieme a Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo.La trama del racconto. Nata nella Sicilia povera e contadina dei primi del Novecento, Modesta vive una vita ai margini, si ribella alla propria condizione mettendosi in contrasto con le convenzioni e i limiti dell’epoca imposti alle donne. Lascia molto giovane la misera casa materna passando prima da un convento e poi da una dimora nobiliare. Spregiudicata, astuta e coraggiosa, Modesta nel corso della sua vita è spesso spinta dalla sessualità, dall’amore e dal desiderio, ma è anche animata da un insaziabile bisogno di conoscenza e di libertà che la porteranno più e più volte a scontrarsi contro le regole della società pur di vivere la propria esistenza nel modo che ritiene migliore.