Le immagini prevalenti sono due: luoghi desertici, abbandonati, con relitti di mezzi di trasporto e abitazioni ridotte a ruderi oppure luoghi lussureggianti, dove la natura si è (ri)presa gli spazi, dove gli alberi e le piante sono cresciute tra i blocchi di cemento e hanno riconquistato quell’ambiente che l’uomo aveva occupato. La serialità televisiva ambientalista gioca su questi due immaginari, ma entrambi hanno qualcosa in comune: l’uomo non c’è o se c’è è ai margini del quadro. La television lancia con le sue storie, i suoi personaggi, un allarme sul futuro del nostro pianeta e dell’umanità tutta e in occasione della Giornata della terra – 22 aprile, giorno istituito dalle Nazioni Unite – vi proponiamo una guida di titoli “inexperienced”. Per riflettere su quello che potrebbe accadere e secondo molti accadrà.
Candy Tooth (Netflix)
Candy Tooth, la serie tratta dai fumetti del canadese Jeff Lemire, prodotta da Susan e Robert Downey, arrivata alla terza stagione (il 6 giugno si chiude su Netflix) è poetica e fiabesca ma tratteggia un mondo decimato da un morbo letale. In cui la natura ha preso il sopravvento e dove nascono creature speciali, bambini con ali piumate, coda di scimmietta, orecchie da porcellino e aculei del riccio. “I fumetti sono stati scritti molto tempo prima della pandemia e la puntata pilota è stata girata nel 2019”, spiega Jim Mickle, showrunner con Beth Schwartz che aggiunge: “Dal punto di vista scientifico è stata un’incredibile coincidenza che quello che si raccontava sul morbo corrispondesse fedelmente a quello che stava succedendo nella realtà”. Protagonista è Gus, un ragazzino cervo, che vivrà una grande avventura attraverso gli Stati Uniti.
Extrapolations: la serie sul surriscaldamento climatico non è fantascienza
Extrapolations (Apple television+)
La storia di Extrapolations è volutamente vicina a noi, inizia nel 2037 e si conclude nel 2070, e mentre la temperatura globale, il livello dei mari e il numero di profughi cresce sotto lo sguardo dello spettatore ci si appassiona alle vicende dei protagonisti: la madre biologa Sienna Miller, il cui figlio è nato con un problema cardiaco dovuto al surriscaldamento e la nonna Meryl Streep, il rabbino Daveed Diggs che lotta per salvare dall’allagamento il tempio di Miami, lo scienziato Edward Norton che si trova a negoziare la vita del proprio figlio ecoterrorista con la Presidente degli Stati Uniti, Cherry Jones. Otto storie provenienti da tutto il mondo (Londra, Mumbai, Tel Aviv, Miami) che intrecciano amore, lavoro, fede e famiglia, dove il pianeta si trasforma più velocemente della popolazione e i cambiamenti climatici hanno un impatto devastante sulla vita di tutti i giorni. D’altronde nel 2047 l’uomo ha sconfitto il cancro, ha messo il piede su Marte ma ci sono 23 milioni di rifugiati del clima e il 2047 è tra 24 anni, molti di noi saranno ancora vivi e sicuramente lo saranno i nostri figli. E come cube la giovane attivista che apre la serie “non possiamo rinunciare e tornare a casa perché questa è l’unica casa che abbiamo”.
Snowpiercer (Netflix)
In Snowpiercer, serie Netflix in tre stagioni, ispirata al movie del premio Oscar coreano Jong Boon-Ho, la natura si è ripresa tutto il globo ma surgelato. E su un treno che non si ferma mai viaggiano le poche migliaia di persone sopravvissute alla catastrofe ambientale prodotta dall’uomo, che ha cercato di contrastare il surriscaldamento climatico ottenendo un effetto devastante: il globo coperto da ghiacci.
‘Snowpiercer’, la serie con Jennifer Connelly ispirata al movie di Bong Joon – ho
Final gentle (Prime Video)
Dal romanzo apocalittico di Alex Scarrow, la serie Final Gentle ha per protagonista un chimico (Matthew Fox, Misplaced) che lavora per aziende petrolifere. Mentre si trova in Medio Oriente si rende conto che sta succedendo qualcosa che rischia di distruggere l’approvvigionamento di petrolio a livello mondiale. La situazione diventa drammatica mentre la figlia, Andy, un’ambientalista è a Londra e la moglie Elena (Joanne Froggatt, Downton Abbey) con il figlio più piccolo sono a Parigi dove il ragazzino deve subire un intervento importante. Dal regista di Jack Ryan una serie piena d’azione e adrenalina in una lotta contro il tempo e il caos.
The final man on earth (Disney+)
Nella sequenza delle serie apocalittiche ci sono anche gli esperimenti con l’umorismo nero come The final man on earth (l’ultimo uomo sulla terra), quattro stagioni su Disney+, che ha per protagonista Phil Miller. Miller (il comico Will Forte) è l’ultimo uomo rimasto sulla Terra in seguito a un virus mortale che ha spazzato by way of interamente l’umanità… o quasi. Perso nella più totale noia, l’uomo fa quello che forse realmente tutti faremmo se fossimo rimasti soli al mondo: divertirsi e lasciarsi andare nelle peggiori condizioni, senza pensare a conseguenze, responsabilità e soprattutto nella più totale e demenziale pigrizia. Con citazioni da Forged away e situazioni surreali le sue avventure (scritte dal duo di showrunner Phil Lord e Christopher Miller) proseguono fino advert un incontro.
‘The final of us’, l’apocalisse dal videogioco alla serie television – Trailer
The final of us (Sky)
È postapocalittica con venature horror e thriller invece la serie The final of us tratta da un videogame di grande successo. Vent’anni dopo una tremenda epidemia che ha distrutto la civiltà moderna trasformando chi viene colpito in mostri umani simili a zombie, i sopravvissuti cercano di resistere. Un cinico contrabbandiere, Joel (Pedro Pascal), deve far uscire una ragazzina di 14 anni, Ellie (Bella Ramsey), dalla zona di quarantena. I due si troveranno advert affrontare incredibili pericoli in un viaggio in quello che resta degli Stati Uniti sorprendente perché lei è l’unica immune al morbo e quindi rappresenta una possibile speranza per l’umanità.
Un mondo di vita (Netflix)
Oltre alla serie di finzione sotto il cappello dell’impegno ambientalista ci sono i titoli di natura documentaria. In occasione della Giornata della terra arriva sulla piattaforma Un mondo di vita. L’thought di questa docuserie è, nelle intenzioni degli autori, James Honeyborne e Ben Roy, raccontare due storie: nel mondo tutto è connesso da una grande rete vivente; e l’attività umana e il cambiamento climatico stanno mettendo a rischio questa rete, con conseguenze che condizioneranno tutti noi. La docuserie mostra agli spettatori, guidati dalla voce di Cate Blanchett nella versione originale, le creature straordinarie e gli ecosistemi grandi e piccoli che lavorano insieme per ricostruire e sostenere il nostro mondo vivente.
Le città del futuro (Raiplay)
Le città occupano circa il 2-3% del suolo mondiale, eppure sono responsabili di più del 70% delle emissioni globali, per questo le città rivestono un doppio ruolo rispetto al cambiamento climatico: da un lato un ruolo attivo, in quanto emettono gasoline serra, e dall’altro un ruolo passivo, perché soffrono l’impatto della crisi climatica. È questo il tema della docuserie Le città del futuro, prodotta da Italian Worldwide Movie e Level Nemo in collaborazione con Rai Documentari e Contenuti Digitali e Transmediali, disponibile su RaiPlay dal 22 aprile in occasione della Giornata della Terra. La serie, in quattro episodi da 25 minuti circa, racconta come i centri urbani dovranno cambiare per trasformarsi da responsabili del cambiamento climatico a fonti di soluzioni. Protagonisti della narrazione sono Viola Follini, ventisettenne attivista e challenge supervisor di C40 Cities – la più grande associazione mondiale di metropoli che combattono gli effetti del cambiamento climatico – e Antonello Pasini, fisico del clima del CNR e voce autorevole sul tema in Italia. Follini e Pasini sono due generazioni non solo a confronto, ma soprattutto in dialogo tra loro.
Scherzi della natura (discovery+)
Piacerà soprattutto agli spettatori più giovani la serie documentaria con una vena di ironia Scherzi della natura (attualmente su discovery+). La natura incute timore, ma è anche affascinante. Un workforce di esperti risolve i misteri più curiosi e inspiegabili e risponde a domande di ogni genere: è vero che i pesci sanno predire un terremoto o che i corvi organizzano funerali? Quali sono gli animali che ridono e perché alcune giraffe in Kenya sono diventate bianche? Ventisei episodi dedicati a tantissimi quesiti.
Non scendo! (Raiplay)
Il decimo titolo è un cartoon in programma il 22 aprile alle ore 19.30 su Rai Yoyo e disponibile su RaiPlay, dove ci sarà una versione speciale più lunga. Non scendo! ha per protagonista Giulia, una ragazza di 14 anni, che riceve in dono dalla nonna un bosco centenario e una mappa, ma la madre ha altri piani: a cosa serve un bosco? Meglio un villaggio “verde”! Giulia, d’istinto, si oppone alla madre. Il bosco non si tocca! Sale sull’albero più alto e da lì non scende, le ruspe pronte advert abbatterlo sono costrette a fermarsi. Giulia rinuncerà alla missione di proteggere il bosco, o avrà il coraggio di vivere su un albero? Tre generazioni di donne si confrontano e arrivano a fare “rete” per proteggere l’ecosistema. Una nonna sognatrice, una madre lavoratrice instancabile, e un’adolescente che improvvisamente viene chiamata a difendere una foresta. Non tutto è finzione, la storia di Giulia si conclude in un vero bosco con gli attivisti Martina e Alessandro, e la divulgatrice scientifica Rosa. Sono loro che ci invitano a unirci nella difesa del pianeta, prendendo esempio proprio dalla solida foresta che riesce a sopravvivere da migliaia di anni grazie alla fitta rete di connessioni tra gli alberi.
