A dieci anni dall’ultimo capitolo è tornato il Panda Po, il maestro di kung fu più improbabile del mondo, con la voce (in originale) di Jack Black e in italiano di Fabio Volo. Kung Fu Panda 4, arrivato ufficialmente nelle sale i 21 marzo dopo alcune anteprime, si è subito conquistato il podio del field workplace con ben 3.858.786 di euro di incasso. Secondo in classifica è Dune – Parte Due con Timothée Chalamet che ha superato i 9 milioni di euro, terzo il movie di Todd Haynes con Julianne Moore e Natalie Portman, Could December.
La nuova impresa di Po
In questa quarta avventura, dopo aver sfidato la morte in tre incredibili avventure sconfiggendo nemici di fama mondiale con il suo straordinario coraggio e le sue pazzesche abilità nelle arti marziali, Po, il Guerriero Dragone, è chiamato dal destino a darci un taglio. Gli viene infatti affidato il compito di diventare il capo spirituale della Valle della Tempo. Questo comporta un paio di problemi evidenti. In primo luogo, Po ne sa di management spirituale tanto quanto di paleodieta e, in secondo luogo, deve cercare e addestrare al più presto un nuovo Guerriero Dragone prima di poter assumere la sua nuova e prestigiosa posizione. Come se non bastasse, di recente è entrata in scena una malvagia e potente maga, la Camaleonte, una minuta lucertola in grado di trasformarsi in qualsiasi creatura, grande o piccola che sia. La Camaleonte ha messo i suoi piccoli occhi avidi e luccicanti sul Bastone della Saggezza di Po, che le darebbe il potere di risvegliare dal Regno degli Spiriti, tutti i cattivi che il maestro di kung fu ha sconfitto. L’ultimo capitolo period stato firmato dall’italiano Alessandro Carloni, bolognese che si è fatto le ossa alla Dreamworks.