“Ornella è un bellissimo nome, ma non mi sento un’Ornella”. Chissà come sono le “Ornelle” nella percezione di Ornella Muti, che nella vita si chiama Francesca Romana Rivelli “e forse avrei preferito Francesca Muti”. Ma si sa, a volte la vita ci conduce su strade imprevedibili e può succedere di diventare una delle donne più ammirate della storia del cinema italiano nonostante un nome non gradito. Settant’anni tra un anno, l’attrice si racconta a Rai Radio 1, Un giorno da pecora, intervistata da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. “Io un mito? Ma no, non sono un mito né una diva, solo un’attrice che ha fatto delle belle cose”.
Di fare cose ha avuto molto tempo, la sua carriera è cominciata quando aveva solo quattordici anni, “non volevo fare l’attrice, avevo solo accompagnato mia sorella a un provino ma il ruolo period per una 14enne ed io vista l’età ero più adatta di lei”. Puntava a tutt’altro, “la ballerina classica o la maestra d’asilo, poi però è andata così e va benissimo”. Settanta (tra un anno), non li dimostra e non se li sente, “mi sento come se ne avessi venti, fisicamente mi mantengo in forma, la mattina scendo dal letto come una spada”. Ricordi tanti, come l’incontro con Alain Delon, “un uomo molto bello e affascinante. E aveva dei cani cattivissimi, credo fossero dei lupi alsaziani, quando arrivava diceva a tutti di muoversi piano altrimenti quelli scattavano”.
Ha lavorato con registi come Woody Allen, “persona molto tranquilla e gentile, quando lo incontrai mi disse ‘sono onorato di lavorare con lei'”. Non paga, vorrebbe lavorare “con tanti registi, se devo fare un nome dico Emanuele Crialese”. Intanto ha due movie su Netflix “ma forse ho anche un’età difficile, io ci sono e non mi nascondo ma probabilmente ho stufato, che vi devo dire…”.
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L’amore? “Sono single da ormai quasi dodici anni” e forse, dicono gli intervistatori, gli uomini non la corteggiano perché hanno paura, o “forse sono anche io – osserva l’attrice – che non mi accorgo dell’interesse, certe cose devono scattare in tutti e due. Io non mi sento molto corteggiata ma in effetti anche io sono una che non fa nulla”. Ha mai utilizzato social come Tinder per conoscere qualcuno, come ha ammesso di fare Sharon Stone? “Non farei mai una cosa del genere – risponde – ho bisogno di incontrare una persona e di capirlo, magari è meno bello ma mi interessa e mi affascina”.
Da sempre attenta al ruolo delle donne, definisce “una bella conquista” avere una donna presidente del Consiglio, “con Giorgia Meloni ci siamo incontrate un paio di volte, lei è sempre molto gentile e carina con me. Che posso dire? Sono contenta che ci sia una donna, penso che il suo sia un lavoro molto difficile, specie perché è una donna anche se come persona mi sembra sia molto forte”. E alla domanda se sia vero l’incontro con Vladimir Putin risponde che “sì, l’ho incontrato a un evento benefico, in quell’occasione fu molto gentile, ma period una situazione particolare. E’ arrivato per ultimo, si è seduto e mi ha salutato, punto”.
