‘Emma e il giaguaro nero’, il regista: “Il cinema può salvare la natura mostrandone la bellezza”

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Gilles de Maistre è un maestro dell’intrattenimento ecologico: regista, autore, documentarista, e produttore cinematografico. Ma soprattutto un globetrotter con la famiglia al seguito nei posti più disparati, meravigliosi e selvaggi del mondo.

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Nei decenni ha firmato opere d’impegno notevoli, Il documentario, I am 12 and I am at Battle, gli è valso nel 1990 l’Albert Londres Audiovisual Award, e l’Emmy. Nel 2001, Jean-Marie Le Pen lo ha denunciato per il suo movie: Féroce, ma ha perso la causa. Poi la svolta, dal documentario al cinema per famiglie ampliando l’offerta del cinema ambientalista francese. Con successo: Mia e il leone bianco – grande successo nel 2018 – e Il lupo e il leone nel 2021. Ora torna con un nuovo movie, Emma e il giaguaro nero, girato in inglese, in sala il 22 con 01 distribution. È una storia d’amicizia ma soprattutto una parabola ambientalista.

“All’inizio della mia carriera, ho fatto molti movie di denuncia – ci spiega nell’intervista realizzata a Parigi durante i Rendez-Vous di Unifrance, l’appuntamento dei movie francesi che usciranno nel mondo – ma poi ho scoperto che questo tipo di formulation non convinceva le persone. Se invece fai vedere la foresta pluviale amazzonica e questa bambina che salverà il suo giaguaro, lo spettatore comprende quanto queste cose siano da preservare. Parlare con le famiglie, quindi, partendo dai figli. Mostrare la bellezza per aprire le porte alla comprensione dei problemi del mondo. Quello che mi piace è convincere un bambino, vedere che i suoi occhi brillano dopo la proiezione di un movie e che pianta piccoli semi”. Emma e il giaguaro nero ha al centro una ragazzina e la sua insegnante, catapultate nel pieno della giungla amazzonica.

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La protagonista, Lumi Pollack, è cresciuta nell’immensità della foresta amazzonica, al suo fianco Hope, un cucciolo di giaguaro che ha salvato, diventa la sua più cara amica. Un tragico evento familiare costringe Autumn e suo padre a trasferirsi a New York, lontano dal loro verdeggiante paradiso. Nonostante gli anni e la lontananza, il ricordo di Hope resta inciso nel cuore di Autumn. Da adolescente scopre che il suo amico giaguaro è in pericolo. Senza esitazione, resolve di attraversare di nuovo il mondo per trovare Hope e salvarla. E così parte, contro la volontà del padre, inseguita dalla sua insegnante. Per questo buffo e tenero ruolo c’è l’americana Emily Bett Richard, l’amatissima Felicity della serie The arrow “uno dei produttori è un fan assoluto della serie e mi ha proposto Emily che ho trovato semplicemente perfetta per il ruolo, con la sua energia e i suoi tempi comici”, racconta il regista.

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Advert interpretare il giaguaro nero due esemplari, caratterialmente molto diversi “sì, la cosa più difficile ovviamente è stato girare le interazioni con i giaguari, uno dei quali più socievole. Ma comunque imprevedibile, sei comunque tu che devi seguire la loro modalità, il loro istinto. È stata un’avventura molto emozionante, da questo punto di vista”.

Gilles de Maistre ha un grande talento nel catturare bellezza e la complessità delle relazioni tra gli esseri umani e la natura. Il movie sottolinea il contrasto tra la foresta amazzonica e la metropoli di New York. Una storia tenera ed emozionante, che accende anche un riflettore sul traffico di animali, che è diventato il terzo commercio più redditizio al mondo, soprattutto in Amazzonia, dove la fauna e la flora sono massacrate, e l’equilibrio naturale tra predatori e prede è e distrutto. Questo danneggia le popolazioni locali che sono quasi schiave di questo fenomeno, spesso sotto ricatto, sono loro stessi a vendere gli animali, per sopravvivere. “Io sono ottimista. Più che allarmisti bisogna essere costruttivi. Questa nuova generazione è consapevole, molti ragazzi diventano vegetariani, si prendono cura degli animali. L’’effetto colibrì’ significa che tutti possono fare una piccolissima cosa, può essere e basta: raccogliere mozziconi di sigaretta dalla spiaggia è già un gesto per il pianeta. E poi altri andranno a salvare un giaguaro, alcuni costituiranno un’associazione, proteggeranno i delfini, ognuno con le proprie capacità e volontà. Se milioni di noi lo faranno, sarà facile salvare il mondo”.

De Maistre è un artista girovago, viaggia di set in set con la moglie produttrice e sceneggiatrice Prune de Maistre e i loro quattro figli. Stavolta gran parte delle riprese sono state fatte in Messico, ma le tappe precedenti sono state tante “i ragazzi riescono lo stesso a studiare, siamo molto organizzati, e spesso partecipano nei movie. In questo si affacciano i miei figli dalla classe della protagonista. Ormai siamo abituati, abbiamo creato un microcosmo che riportiamo in ogni luogo in cui andiamo”. E la famiglia è già in partenza “La prossima tappa è la Cina”, il movie ha come titolo provvisorio Moon the Panda, racconterà l’amicizia tra un ragazzo e un panda e sarà girato a high quality maggio sulle montagne cinesi del Sichuan. “È un movie per famiglie, anche questo in inglese. Il panda è un animale emblematico, simbolo universale della protezione della fauna selvatica e suscita empatia in tutto il pubblico”.

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