Hanno da poco festeggiato il ventennale della loro carriera e, nelle celebrazioni, non potevano certamente mancare alla settantaquattresima edizione del Competition di Sanremo, dove i Negramaro ricominceranno tutto. E lo faranno proprio con il brano Ricominciamo tutto: “Qualcuno ha detto che il genere è metallic, però se fai girare il disco al contrario è una tarantella, una pizzica – hanno scherzato ai microfoni di RaiPlay – no, sicuramente il genere è Negramaro, è assolutamente Negramaro. Non sappiamo più quale genere siamo, non abbiamo mai pensato al genere. Rock, sicuramente, ma è un’attitudine”.
Un’attitudine lunga due decenni: “Siamo arrivati a vent’anni di vita italiana insieme – aveva raccontato il frontman Giuliano Sangiorgi all’Ansa – e sapere di essere ancora qui, insieme, a portare avanti qualcosa che attraversa tante generazioni, è un orgoglio incredibile. Siamo una famiglia da vent’anni, con la soddisfazione di non aver cambiato squadra nel tempo”. E saranno infatti tutti e sei, gli originali, a calcare il palcoscenico dell’Ariston a diciannove anni da quel loro esordio nel 2005 nella sezione Giovani con il brano Mentre tutto scorre: Giuliano, Lele, Ermanno, Andro, Pupillo e Danilo, pronti per Sanremo perché “se non avessimo fatto musica non ci saremmo incontrati noi sei, quindi già questo destabilizza un po’, è difficile immaginare qualcos’altro”.
E lo faranno con una dedica speciale: “Innanzitutto un pensiero va subito, come nel 2005, al nostro amico Alessandro D’Alatri che non c’è più e a cui abbiamo dedicato tra l’altro il nostro movie dei vent’anni della nostra musica – hanno infatti specificato a RaiPlay condividendo il ricordo del regista scomparso nel 2023 e che nel 2005 aveva diretto il videoclip di Mentre tutto scorre e li aveva scelti come colonna sonora del movie La febbre – Non potevamo evitarlo perché proprio ci manca. Vent’anni fa c’eravamo già, ci siamo vent’anni dopo. Pensiamo proprio che, se ci fosse Alessandro, ci chiederebbe di nuovo lì, come sempre, per la sigla della Rai dei settant’anni. Il nostro pensiero va tutto advert Alessandro anche in questa festa della Rai dei settant’anni: ci manca e si fa sentire sempre di più”.
E al conduttore Amadeus, che li ha voluti al suo fianco per questo suo quinto e (presumibilmente) ultimo Sanremo, dicono: “Vorremmo sapere che cosa farai l’anno prossimo. Facciamo così: non fare più niente, vieni a cena a casa nostra, cuciniamo noi però facci sapere quello che non mangi, quello che tu e Giovanna non mangiate. Solo per capire il menù giusto, intolleranze, gusti. Per l’anno prossimo tieniti libero, ormai ci hai portato pure a Sanremo, dai, un po’ di festa dobbiamo farla l’anno prossimo. Festeggiamo insieme e prepariamo noi, facci sapere solo cosa non mangiate, grazie”.
