‘Fargo 5’, il presente è un magnifico noir

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L’America si è fermata al 2019, anno di confine senza il Covid di mezzo. E Fargo, quinta stagione, si è chiusa ieri su Sky con il sospirato finale che, ovviamente, dividerà quelli che volevano di più da quelli che, soprattutto negli episodi centrali, hanno gridato al miracolo ritrovato – sorvoliamo su certe recensioni internet del tipo “adesso spiego io a Noah Hawley come si scrive una serie”. In origine, si sa, il movie dei Coen, poi la serializzazione in forma antologica, a ogni stagione una storia diversa.

Alti e bassi e ora questo ritorno, firmato appunto Hawley, che paradossalmente rimpiange forse uno spazio di tempo, appunto il 2019, nel quale c’period almeno chiarezza. Nel sottofinale la micidiale donna d’affari interpretata da Jennifer Jason Leigh, ricchissima e finanziatrice, ordina: “Chiamatemi quell’idiota coi capelli arancioni, vediamo se sono serviti a qualcosa tutti i soldi che gli ho dato”. A chi si riferisce? Chissà. E chissà quanto materiale ci sarà in futuro, sul tema.

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Una scena di ‘Frago 5’: Jon Hamm è Roy Tillman

 

Fargo 5 ha avuto passaggi magnifici, soprattutto ha retto benissimo la storia noir che è finita richiamando altre vicende reali americane, da Waco agli assedi, a mandrie di svitati fondamentalisti in rivolta. Il loro capo, lo sceriffo ribelle interpretato da Jon Hamm, è un eroe di quel tempo, chissà quanto cristallizzato. Su tutto, s’intende, le donne forti e vilipese, con Juno Temple improbabile ma efficacissima guerriera. Come avviene in molti luoghi resistenti, compresa Apple Television, centellinare un episodio a settimana ormai gioca contro la voracità del pubblico. Succede anche per l’appena nato True Detective: Evening Nation, sempre su Sky. Tocca aspettare per capire cosa pensarne davvero, ma dal primo episodio il primato stagionale di Fargo 5 in tema di belle cose non sembra in pericolo.

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Il vecchio Made in Sud di Rai 2 si adegua ai tempi nuovi e la prossima sfilata di comici si chiamerà Mad in Italy. Per fortuna con quella e mancante. Ma appena lo scopre il Governatore De Luca succederà di tutto.

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