Le liti in casa Waters: Roger licenziò dalla band suo figlio Harry alla vigilia di Natale. “Fu molto doloroso”

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“Sei licenziato”. “È Natale, Invoice”. “Sì, li ho visti gli addobbi… e felice anno nuovo”. Chissà se fra Harry Waters e suo padre, il leggendario Roger è andata come fra Ryan Gosling e il cattivissimo J. Ok. Simmons, nella famosa scena di La La Land.

“Mio padre mi ha licenziato dalla sua band, è stato davvero spiacevole”, ha raccontato il figlio dell’ex bassista dei Pink Floyd. E quello che colpisce è la singolare coincidenza di date e situazioni: sia il movie che il racconto di Harry sono del 2016, ed entrambi i licenziamenti (quello del movie e quello reale), avvengono durante le Feste di Natale. Strani casi del destino.

Di padre in figlio

Harry, 47 anni, nato dal matrimonio di Roger Waters con la seconda moglie Carolyne Christie, ha suonato per molti anni le tastiere nella band di suo padre fino a quando, come raccontato in una recente intervista con Rolling Stone, è stato licenziato.

Roger Waters ‘Us Them Tour’ in Italia advert aprile 2018

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Buon Natale

La notizia, spiega il musicista, gli venne knowledge direttamente da suo padre che, con perfetto tempismo – poco prima della vigilia di Natale del 2016 – andò a fargli visita nella sua casa di Santa Monica per comunicargli che, dopo 14 anni di onorato servizio, non avrebbe fatto parte del tour di Us+Them. In quel periodo, racconta, l’ex Pink Floyd fece piazza pulita di tutti i membri della band, advert eccezione del tastierista Jon Carin e del chitarrista Dave Kilminster.

Doppiamente doloroso

“Venne per licenziarmi e fu abbastanza spiacevole”, racconta Harry Waters. “Penso solo che volesse cambiare il sangue, portare qualcosa di nuovo, di fresco. Non sono ancora sicuro di quale ragionamento fece ma licenziò tutti, a parte due persone. Con la differenza che nessuno degli altri period suo figlio, quindi per me è stato doppiamente doloroso”.

Latte e Pink Floyd

Harry è letteralmente cresciuto a latte e Pink Floyd: è sua la voce, aveva solo 2 anni, che apre il brano Goodbye blue sky di The wall del 1979. Prima che inizi la canzone, si sente la vocina del bimbo dire, tra i cinguettii degli uccelli: “Look, mummy, there’s an aeroplane up within the sky” (“Guarda, mamma, c’è un aereo lassù nel cielo”).

Nuove avventure

Dopo aver terminato l’avventura nella band di Roger Waters, Harry ha suonato un po’ di tutto, dal jazz alle colonne sonore per present televisivi come Downtown Abbey alle cowl band di Led Zeppelin e Grateful Lifeless e, a inizio anno, si unito ai Fearless flying frog brigade di Les Claypool dei Primus per suonare dal vivo tutto Animals della band britannica.

La tribute band

Poi, Harry si è unito alla formazione di una delle più word tribute band dei Pink Floyd, i Brit Floyd. Con lui – per tre present negli Stati Uniti dedicati a The darkish facet of the moon – anche una delle ex cantanti di sottofondo della band Durga McBroom e l’ex sassofonista Scott Web page.

“Non li ho mai incontrati ma mi presenterò e suonerò”, aveva detto Harry. “Ho suonato queste canzoni per 30 anni, dovrei essere in grado di farlo senza provare. Direi che conosciamo tutti abbastanza bene questo materiale”.

Le accuse di antisemitismo a Roger

Nella stessa intervista a Rolling Stone, Harry ha affrontato anche le recenti controversie politiche di suo padre. La settimana scorsa, un tribunale cileno ha stabilito che i prossimi concerti del bassista nel Paese, potranno svolgersi, nonostante i tentativi di bloccarli per accuse di antisemitismo.

Le comunità ebraiche cilene

Waters, che ha ripetutamente negato le accuse è stato contestato dal comitato di rappresentanza delle comunità ebraiche in Cile per aver portato il suo This isn’t a drill tour a Santiago, citando quella che viene descritta come la “storia di incitamento di Waters all’odio antisemita”.

Ma per la corte d’Appello della città, “non sono stati menzionati fatti che possano costituire violazione delle garanzie costituzionali”. E su questo punto Harry è molto netto: “Non è affatto vero che sia un antisemita”.

“Fottuti idioti”

“La gente cube: ‘Oh, si veste con l’uniforme delle SS e ha una stella di David sul maiale (gonfiabile ndr). Voglio solo dire: ‘Fottuti idioti. Lo fa da 40 anni. È satira’. C’è anche il simbolo della Mercedes, la falce e il martello e il simbolo del dollaro sul maiale… Sta portando alla luce tutti i mali del mondo. Ma la gente lo confonde e pensa che sia un antisemita, il che è davvero stupido”.

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