VENEZIA — “Io non credo nella fortuna. Io la fortuna la costruisco”. È la filosofia di Jean, ricco borghese parigino sposato con Fanny, bella dolce e vulnerabile. Nessuno sa che razza di mestiere faccia. Quando Fanny gli chiede di spiegarglielo, lui risponde: “Diciamo che vengono da me persone ricche, e io le aiuto a diventare ancora più ricche”. In realtà la fortuna di Jean nasce dalla scomparsa, qualche anno prima, di un socio che forse si è suicidato, forse è stato ammazzato, chissà.