Ermal Meta, appello anti-stupri al Presidente Meloni: “Metta advantageous a questa mattanza”

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Cara Presidente Meloni, io non ho votato per lei ma lei è anche il mio Presidente come lo è delle tante ragazze stuprate che mi hanno scritto sui sociali in questi giorni. Vogliamo mettere advantageous con una legge a questa mattanza? Se vuole coinvolgermi in qualunque modo io sono qui per dare, per quanto possibile, il mio aiuto. Con rispetto, la saluto”. Questo l’appello rivolto dal cantautore Ermal Meta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il video con l’appello, postato da Meta su Instagram, fa seguito a una serie di interventi dopo il primo con il quale il 21 agosto il cantautore di origini albanesi interveniva commentando quanto accaduto a Palermo, con lo stupro di una ragazza da parte di sette coetanei: “Quando stupri una donna”, ha scritto Meta tre giorni fa, “non le infliggi solo un danno fisico che comunque resta immenso. Quando stupri una donna uccidi il suo futuro, la sua fiducia nel prossimo e nella vita e senza quella fiducia comprometti la sua capacità un domani persino di avere figli. Questo compromette l’umanità intera. Lo stupro è un crimine contro l’umanità. Qual è la pena proporzionale per una cosa del genere?”.

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Tante le testimonianze pubblicate dal cantautore, che parla di “mancanza di denunce di quanto subìto per paura di non essere creduti”, ricevute da donne ma anche uomini, vittime di stupri e violenze di ogni genere. Su X (il nuovo Twitter), in un put up intitolato “Il silenzio degli innocenti”, Meta ha riportato alcuni tra le migliaia di messaggi ricevuti sui suoi social: “La mia testa quella notte è stata sbattuta 23 volte sulle mattonelle del bagno”, si legge nel primo. “Sono stata violentata a 5 anni, finita in ospedale e ovviamente period colpa mia che cercavo io quel ragazzo per giocarci (si giocava ancora tutti insieme sulla strada, grandi e piccoli) ora ho 30 anni. Non mi manca niente se non la voglia di vivere”.

E ancora: “Avevo 9 anni quando tutto è cominciato. Il primo è stato il mio nonno paterno, poi mio fratello e poi un cugino. Lo sa quello che oggi è mio marito, non ha detto niente, per lui niente period successo. Alla advantageous il dolore è di chi tutto questo ha vissuto. Comunque, alla advantageous, niente cambia. Sole nonostante tutto e tutti”.

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