“Se sono ancora qui lo devo a Luca Giurato. Ma questa sarà l’ultima volta”. Esordisce tra le lacrime Mara Venier alla conferenza stampa di presentazione della 16esima edizione di Domenica in, in onda da domenica 15 settembre alle 14 su Rai, Ricorda commossa il giornalista scomparso mercoledì 11 settembre: “La prima conferenza stampa nel 93-94 la feci con lui che mi volle vicina”. Per questo, annuncia, “apriamo la puntata della nuova stagione di Domenica In con il ricordo di Luca”.
Poi, con la voce spezzata, aggiunge: “Quando l’anno scorso ho detto che period l’ultima edizione, io ero molto convinta. Anche quest’anno pensavo di non farla, ma sarà l’ultima”. E spiega: “Non vedo una collocazione giusta per me nel panorama televisivo. Quando mi chiedono ‘cosa vorresti fare dopo Domenica In‘, non so cosa rispondere perché non mi vedo da nessun’altra parte”.
Tuttavia la conduttrice è pronta per nuove sfide: “Sto cercando di uscire fuori da questo programma, indubbiamente c’è voglia di fare altro. Non so cosa, sarà il cinema? Non lo so. Sono aperta a nuove esperienze – cube Venier – non per forza con grandi visibilità, come una prima serata. Vanno bene anche cose piccole, l’importante è che mi ritorni la curiosità e la voglia di esplorare i tanti mondi”, conclude.
Poi torna sul caso di Dargen D’Amico, “zittito” sui migranti: “Non c’è stato nessun caso Dargen a Sanremo. Io non l’ho mai censurato – si difende Venier – È ora di finirla con questa storia. È una polemica che mi ha fatto molto male e non accetto più che si dica che io l’ho censurato. A Sanremo lui ha parlato per 17 minuti, gli altri hanno avuto 5 minuti. Quello che ho detto a lui è che in 30 secondi non si può parlare di un argomento come le migrazioni”.