Nessun omaggio nazionale al “monumento” del cinema francese Alain Delon, morto ieri, all’età di 88 anni. Per il momento, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, o l’entourage dell’attore non hanno parlato pubblicamente di un tributo nazionale. Tuttavia l’attore si period espresso su questo tema e si period opposto a una cerimonia di questo tipo.
Period stato lui stesso a dirlo quando, nel novembre 2018, in un’intervista, gli period stato chiesto esplicitamente se alla sua morte avrebbe voluto un tributo nazionale, una cerimonia pubblica alla presenza delle più alte cariche dello Stato, come period stato per il suo amico Jean-Paul Belmondo, per Johnny Hallyday e Charles Aznavour. “No, no, assolutamente no. Assolutamente no” aveva risposto.
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Nell’intervista rilasciata a Catherine Ceylac nello present Thé ou café aveva aggiunto: “Sappiamo già dove sarò sepolto”, aveva detto Delon, riferendosi alla sua tenuta di Douchy, nella regione del Loiret, dove ha trascorso i suoi ultimi anni. “Voglio essere sepolto come tutte le persone comuni, e assolutamente non come gli artisti che hai menzionato”, aveva insistito Delon con la conduttrice, rivelando di voler essere sepolto non lontano dai suoi cani.
In merito, la stampa francese ha riferito le parole del sottoprefetto della Regione del Loiret Christophe Hurault: “Sono state avviate le process amministrative in questa direzione” e la prefettura ha dato il suo “accordo di principio”.