L’assistente personale di Matthew Perry, due medici e varie altre persone sono state incriminate con l’accusa di aver fornito la ketamina che ha causato la morte della star di “Associates” lo scorso ottobre. Nei documenti depositati presso la corte federale in California, i pubblici ministeri hanno affermato che l’assistente dell’attore e un conoscente hanno lavorato con due dottori e uno spacciatrice di droga per procurare – nelle settimane precedenti la sua morte – migliaia di dollari di ketamina alla star di Hollywood, che aveva alle spalle una storia di abuso da sostanze stupefacenti. In totale le persone arrestate sono cinque.
Il ruolo dell’assistente
L’assistente dell’attore, Kenneth Iwamasa, 59 anni, di Toluca Lake, “avrebbe somministrato più di 20 dosi di ketamina negli ultimi 4 giorni di vita di Perry, compreso il giorno in cui è deceduto”. Questo in un momento in cui Iwamasa presumibilmente sapeva che Perry stava “andando fuori controllo”. E’ uno dei dettagli rivelati dal pubblico ministero Martin Estrada nel corso di una conferenza stampa legata agli arresti. Iwamasa è colui che ha trovato il corpo dell’attore senza vita nella sua vasca idromassaggio il 28 ottobre dello scorso anno. Lo stesso Iwamasa si è già dichiarato colpevole delle accuse che gli sono state mosse dalla procura. Estrada ha dichiarato che l’anno scorso l’attore “è ricaduto nella dipendenza e questi imputati ne hanno approfittato per trarne profitto”.
Il ruolo dei medici
“Matthew Perry ha cercato un trattamento per la depressione e l’ansia e si è recato in una clinica locale dove è diventato dipendente dalla ketamina per through endovenosa”, ha detto Anne Milgram, amministratore della Drug Enforcement Administration. “Quando i medici della clinica si sono rifiutati di aumentare il suo dosaggio, si è rivolto a dottori senza scrupoli che hanno visto in Perry un modo per fare soldi in fretta”. Il dottor Salvador Plasencia, 42 anni, di Santa Monica, noto come “Dr. P.”, avrebbe lavorato con il dottor Mark Chavez, 54 anni, di San Diego, per fornire a Perry grandi quantità di ketamina “facendo pagare a Perry 2.000 dollari per una fiala che costava al dottor Chavez circa 12 dollari”. “Man mano che la dipendenza da ketamina di Matthew Perry cresceva, ne voleva di più, e la voleva più velocemente e più economica, ed è così che ha finito per acquistare da spacciatori di strada che hanno venduto la ketamina che alla advantageous lo ha portato alla morte”, ha continuato Milgram. La coppia di medici avrebbe usato Iwamasa e un conoscente di Perry, Erik Fleming, per distribuire all’attore circa 20 fiale di ketamina in un periodo di due mesi, da settembre a ottobre 2023, “in cambio di 55.000 dollari”. Le accuse nei loro confronti includono la cospirazione per distribuire ketamina; distribuzione di ketamina con conseguente morte; possesso di metanfetamina con l’intento di distribuirla; alterazione e falsificazione di registri relativi a un’indagine federale.
La spacciatrice
L’ atto di accusa punta inoltre il dito contro Jasveen Sangha, soprannominata dai procuratori “la regina della Ketamina”. Sangha aveva una “stash home” a North Hollywood e avrebbe venduto a Perry la dose fatale. La sua casa è stata perquisita e sono state scoperte 80 fiale di ketamina, migliaia di pillole di metanfetamina, Xanax e altri accessori per la droga.
Il linguaggio in codice
Alcune delle persone coinvolte hanno utilizzato applicazioni di messaggistica criptata e un linguaggio in codice per discutere di traffici di droga, incluso il riferimento alle bottiglie di ketamina come “Dr Pepper”, “lattine” e “bot”, secondo i documenti del tribunale. Estrada ha dichiarato che le indagini sulla morte dell’attore hanno portato alla luce una “vasta rete criminale sotterranea responsabile della distribuzione di grandi quantità di ketamina a Perry e advert altri”.
Perquisizioni, coinvolte altre star di Hollywood
Numerous agenzie delle forze dell’ordine hanno eseguito mandati di perquisizione e sequestrato laptop, telefoni e altre apparecchiature elettroniche per determinare chi ha fornito a Perry l’anestetico. Secondo Tmz, il sito sulle star americane, le autorità hanno ottenuto un mandato di perquisizione anche per Brooke Mueller, l’ex di Charlie Sheen che period stata in un centro di cura con Perry, sebbene non sia collegata agli arresti. Nella loro indagine, le autorità hanno trovato altre celebrità coinvolte nella scena della droga di Hollywood.
La morte di Perry
Matthew Perry, star della serie Associates, è stato trovato senza vita il 28 ottobre 2023 nella sua casa di Pacific Palisades a Los Angeles. Aveva 54 anni. La sua autopsia, pubblicata a dicembre, ha rilevato che nel suo corpo c’period la quantità di ketamina che viene somministrata per un’anestesia.
La terapia con ketamina
Persone vicine a Perry hanno riferito agli investigatori che l’attore stava seguendo una terapia con somministrazione di ketamina. Ma il medico legale ha affermato che l’ultimo trattamento di Perry, una settimana e mezza prima della tragedia, non avrebbe spiegato i livelli così alti di ketamina nel suo sangue.
Il farmaco viene solitamente metabolizzato nel giro di poche ore. Almeno due dottori stavano curando Perry, uno psichiatra e un anestesista che period il suo medico di base, ha affermato il rapporto del medico legale. Non sono state trovate droghe illecite o accessori nella sua casa.
La ketamina fu elencata come causa primaria della morte, che allora venne dichiarata come un incidente senza alcun sospetto di azione criminale. Perry ha lottato contro la tossicodipendenza per anni, a partire dai tempi di Associates, quando divenne una delle più grandi star televisive della sua generazione interpretando Chandler Bing al fianco di Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc e David Schwimmer per 10 stagioni, dal 1994 al 2004, nella sitcom della NBC diventata un cult.
Perry aveva problemi di alcol e droga da anni
In un memoriale pubblicato l’anno scorso, “Associates, Lovers, and the Large Horrible Factor”, l’attore aveva raccontato tutti i problemi che aveva incontrato, inclusi quelli legati alla difficoltà di controllare il peso durante la lavorazione della sitcom. A 14 anni aveva cominciato a bere. A diciotto si considerava un bevitore accanito. Nella sua vita ha partecipato a seimila riunioni dell’Anonima alcolisti. È stato quindici volte in centri di riabilitazione solo per l’alcol. Sessantacinque volte è stato disintossicato e ha speso tra i 7 e i 9 milioni di dollari per sottoporsi a treatment e tornare sobrio.
La Reunion di Associates
Gli oppioidi erano l’altro buco nero, al punto che due anni fa, per la famosa “Reunion” di Associates, qualcuno aveva pensato che sarebbe stato doloroso far vedere al pubblico di appassionati l’ultima versione del Chandler Bing della serie. Alla advantageous aveva partecipato assieme a Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc e David Schwimmer.
