Guglielmo Marconi, cosa vedremo nella miniserie con Stefano Accorsi sulla vita di un genio

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In occasione del 150esimo anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e delle celebrazioni per il 100esimo anniversario della nascita di Radio Rai, Rai 1 presenta lunedì 20 e martedì 21 maggio in prima serata una miniserie dedicata al celebre inventore e pioniere delle telecomunicazioni. Interpretata da Stefano Accorsi e prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, la serie si concentra sulla contemporaneità e sulla modernità della visione di Marconi, padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, premio Nobel per la fisica nel 1909. La regia è di Lucio Pellegrini, con la sceneggiatura di Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini, e la consulenza storica della famiglia Marconi e di Barbara Valotti, direttrice del Museo Marconi di Pontecchio.

Un ritratto di Guglielmo Marconi

La miniserie miscela il genere storico-biografico alla spy story, focalizzandosi sull’ultimo anno di vita di Marconi, il 1937. In questo periodo, Marconi vive tra il suo laboratorio e il panfilo ‘Elettra’ con la moglie Maria Cristina (Cecilia Bertozzi) e la figlia Elettra (Carolina Michelangeli). La narrazione inizia con un’intervista rilasciata da Marconi alla giornalista italoamericana Isabella Gordon (Ludovica Martino). Isabella, all’insaputa dello scienziato, collabora con il regime fascista, riportando informazioni al funzionario dell’Ovra Achille Martinucci (Alessio Vassallo). Durante questi mesi, Marconi affronta un profondo conflitto interiore, vedendo la sua fede nella scienza scontrarsi con l’inasprimento dei rapporti internazionali e il crescente isolamento dell’Italia.

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Vita e imprese di un pioniere

Attraverso il filo conduttore dell’intervista, la miniserie ripercorre l’epica umana e scientifica di Marconi, dai suoi primi esperimenti a diciotto anni a Villa Griffone fino alla prima trasmissione transoceanica nel 1901. La fiction esplora anche il rapporto di Marconi con Mussolini (Fortunato Cerlino), che diventa sempre più difficile da sopportare per lo scienziato a causa delle pressioni del regime e delle insinuazioni della stampa su un’ipotetica arma segreta. Le riprese della miniserie sono state effettuate in luoghi storici dell’Emilia-Romagna e del Lazio, come Villa Griffone, Palazzo Venezia e Villa Torlonia. Inoltre, per le scene ambientate sul panfilo ‘Elettra’, è stato ricostruito un modello in studio lungo 27 metri. Uno sguardo attento su una delle determine più influenti del XX secolo, che restituisce al pubblico la complessità di Guglielmo Marconi, inventore e visionario che ha cambiato il corso della storia con le sue scoperte.

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