Furiosa innamorata e Hemsworth cattivo (col nasone). Accoglienza kolossal al Pageant di Cannes per Furiosa – A Mad Max Story (il movie debutterà nelle sale il 23 maggio) che segna il ritorno di George Miller alla Croisette, nove anni dopo Fury Street. Una standing ovation lunghissima (8 minuti) alla première con il forged, il Grand Theatre Lumière affollato di celebrità e abiti improbabili, Chris Hemsworth mano nella mano alla moglie Elsa Pataky, che nel movie fa un doppio ruolo (“il set lontano dai tre figli è stato come un appuntamento romantico”, ha raccontato lei), e Anya Taylor-Pleasure, che subentra a Charlize Theron nel ruolo dell’eroina con la micidiale protesi al posto del braccio (e nel movie si scopre perché).
Soprattutto, nel movie “la mia è una Furiosa innamorata” rivela Anya Taylor-Pleasure. Di chi? Di un personaggio nuovo, incarnato dal taciturno e molto attraente Tom Burke, che sfoggia un perfetto accento australiano. Miller ha dovuto correre a rotta di collo per finire il movie in tempo per l’uscita e la anteprima a Cannes 77 “due settimane e mezzo fa”, racconta lui stesso.
Mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande orda di motociclisti guidata dal signore della guerra Dementus (Hemsworth). Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
“Mad Max – Furiosa’, Anya Taylor-Pleasure raccoglie il testimone di Charlize Theron
Le prime recensioni sono buone, leggermente inferiori rispetto alla meraviglia di nove anni fa. Ma Furiosa resta, per dirla alla Anya Taylor-Pleasure “una monumentale e filosofica opera rock” che vale la pena di seguire. All’incontro con la stampa è George Miller a fare da padrone. E soprattutto rivela che la saga potrebbe andare avanti: esiste una sceneggiatura per The Wasteland e, anche se non ci sta lavorando, “sembra un altro prequel”.
Miller ha scritto Furiosa prima di Fury Street e ha convinto Charlize Theron facendole leggere la sceneggiatura. Ma non è mai stata considerata per il prequel, perché Miller non period – e non è – convinto della tecnica del ringiovanimento digitale dei divi. Fury Street è costato quasi 190 milioni di dollari, ne ha incassati 380 milioni nel mondo, sei Oscar. Furiosa è costata 168 milioni di dollari.
Il movie racconta di Furiosa bambina, rapita da un gruppo di motociclisti, inseguita dalla madre che cerca di liberarla. La sua sarà una giovinezza da schiava, poi da guerriera, cercherà la vendetta verso Dementus, il cattivo interpretato da Chris Hemsworth con un nasone (vagamente superfluo). Il divo è cut back da una lunga crisi, ha persino accarezzato l’concept di abbandonare il cinema, ha assaporato l’ovazione al Palais: “È stato incredibile, period la mia prima volta al Pageant ed è favoloso esserci con questo movie. Mad Max è una saga che ha un posto nel mio cuore, da australiano ci sono cresciuto, mi riporta alla mia infanzia, sono pieno di gratitudine”.
Del suo personaggio, a metà tra Darth Vader e un Looney Tunes cube “non importa che tipo di movie o personaggio interpreti, devi avere voglia di giocare. Fin dall’inizio di questo cattivo mi interessava trovare l’umanità del personaggio, alcuni momenti di umanità. E’ un uomo forgiato nella devastazione, ha sofferto, ha un passato traumatico e di perdita, che non scusa le sue azioni, ma lo rende comprensibile, nella sua risposta di sopravvivenza in uno spazio brutale. E mi piaceva la natura vitale e bombastica del personaggio, la sua contraddittorietà, l’umorismo che lo accompagna anche quando fa qualcosa di estremamente violento”.
L’incontro con la stampa è stato all’insegna dell’orgoglio australiano come fa notare Hemsworth: “Gli inglesi hanno Harry Potter, gli americani Batman, noi abbiamo Mad Max”. E Miller ha raccontato che quando è arrivato in America per la prima volta gli chiesero se parlasse inglese.
I produttori e Anya Taylor-Pleasure hanno reso omaggio alle controfigure: “Ci svegliamo con la consapevolezza che si possa ferire qualcuno. La nostra priorità guidata da George è di fare in modo che non si ferisca nessuno. La seconda è realizzare il movie”. Poi l’attrice aggiunge: “La mia controfigura è mia sorella, siamo diventate amiche, ci sentiamo sempre. Lei mi ha dato la forza e il coraggio di osare, mi ha incitato. A inizio del movie ho detto a Miller che avrei voluto fare in prima persona tutte le scene possibili, ma la verità è che ci sono professionalità e talenti insuperabili ed è giusto che siano loro a entrare in scena”. Miller ha infine spiegato che la sua ispirazione per l’intera serie di movie è venuta da un’infanzia analogica nel Queensland. “Non c’period la televisione. Non c’period Web. C’erano solo la scuola, i fumetti e la matinée del sabato. Il cinema in città period come una cattedrale laica. Andavamo lì e vedevamo un cartone animato, cinegiornali, una serie e due lungometraggi. Per il resto del tempo abbiamo avuto la fortuna di giocare”.
