“La nostra Angelina Mango ha tutti i numeri per portarsi a casa la vittoria all’Eurovision 2024, faccio il tifo per lei. Sabato sarò a Madrid ma seguirò la finale da lì e, se dovesse vincere Angelina, per la gioia mi spoglierò come ho fatto con i Maneskin, ma invece di rimanere in mutande sarò coperto solo da un fascio di tulipani. Probabilmente posterò il video su Instagram”. Cristiano Malgioglio commenta l’Eurovision 2024 in vista della finale di sabato 11 maggio a Malmö, in Svezia e annuncia il suo ennesimo “spogliarello” in caso di vittoria dell’Italia.
“Angelina si farà notare perché si presenta con una canzone particolare, diversa da tutte le altre e questa è già una grande fortuna. Sta nascendo una pop star e sono felicissimo di questo”, cube l’autore che racconta di aver ascoltato tutte le canzoni in gara all’Eurovision di questo anno.
Gli farebbe piacere anche tornare a commentare il Contest: “Ho lavorato molto bene con Gabriele Corsi, ricordo quando siamo rimasti in mutande per la vittoria dei Maneskin. Voglio ringraziare Claudio Fasulo (vicedirettore Intrattenimento prime time per la Rai, ndr) per avermi voluto accanto a Corsi in veste di esperto giudice durante la efficiency delle canzoni sia all’Eurovision del 2021 che quello del 2022. La cosa curiosa è stata che i miei commenti sono stati tradotti in tutte le lingue del mondo, forse perché non ho mai avuto peli sulla lingua”.
“Ci sono voluti anni prima che mezza Europa perdonasse i miei commenti sulla cantante spagnola Chanel Terrero (Malgioglio definì la concorrente la ‘Jennifer Lopez dei low cost’, ndr) ma posso dire però che rispetto a Zorra (del duo Nebulossa, che gareggia quest’anno all’Eurovision 2024, ndr), parola a mio avviso molto volgare per una canzone, il brano di Chanel period da Grammy. Ma con Chanel mi sono fatto perdonare, le ho mandato 33 rose rosse che erano il numero dei suoi anni e le ho fatto recapitare un messaggio che è stato trasmesso sulla televisione spagnola in un programma dove lei period ospite. L’unico problema è stato che per un periodo ho dovuto staccare il mio cellulare perché ho subito insulti da tutta le parti dell’America Latina”.
Sulle canzoni di questa edizione, cube: “Ne salvo solo cinque. Mi piace quella di Angelina Mango (La noia, ndr) e mi ha emozionato anche il Portogallo perché ha presentato un brano legato alla sua tradizione cantato da una ragazza che ha una voce incredibile (Iolanda con il brano Grito, ndr). Certo, Iolanda non è Mariza e non è neanche Dulce Pontes che sono voci uniche ma il Portogallo fa sempre una bella figura. Molto interessante anche la canzone della Croazia (Rim tim tagi dim di Child Lasagna, ndr) che è molto potente. Faccio anche il tifo per la Germania (in gara Isaak con All the time on the run, ndr) che è molto radiofonica. Anche la Norvegia si presenta all’Eurovision con un brano (Ulveham) cantato da una ragazza che ha un voce trascinante, melodica e molto contagiosa (Gåte, ndr). Stessa cosa la Francia che si presenta con una canzone molto elegante e bella (Slimane con Mon amour, ndr), forse se l’avesse cantata una donna avrebbe avuto più pathos ma lui è un bravissimo cantante e il brano è molto elegante anche se non so se i giovani saranno in grado di percepirla bene perché è molto nostalgica”.
“Altro brano che mi è piaciuto molto è quello della Grecia (Zari di Marina Satti, ndr) – continua – che secondo me piacerà molto ai giovani e che mi ricorda molto Tremendous Bowl di Jennifer Lopez. La cosa bella di questo Eurovision sono anche gli arrangiamenti che trovo strepitosi, fanno persino ballare le mattonelle. Ho trovato però più rumore che canzoni. Mi aspettavo qualcosa di più dalla Svezia”.