“Gloria è una donna scorretta, audace e autonoma. Per me è un ruolo molto diverso da quelli che ho spesso raccontato – Sabrina Ferilli parla del suo nuovo personaggio televisivo, un’attrice avanti con gli anni ma ancora molto bella, in onda da lunedì 19 per tre puntate su Rai 1- l’unico ruolo che un po’ si avvicina è quello ricoperto in Tutta la vita davanti, un personaggio politicamente scorretto. Gloria è un’attrice di mezza età in un momento storico in cui il merito, l’esperienza, la cifra lavorativa non contano nulla rispetto al advertising del sentimento o alla politica del dolore di chi cavalca il racconto della malattia dei lutti delle tragedie. Lei, capendo tutto questo, abbraccia questa modalità tornando in auge. Il movie quindi mette in discussione questo momento, chiaramente in forma di commedia”.
Parlando del Competition di Sanremo Sabrina Ferilli afferma: “Non lo condurrei mai. Non sono capace, è una cosa enorme, non saprei da dove iniziare, a ognuno il suo mestiere”. L’attrice mancava dalla fiction Rai da oltre 10 anni. Nel forged Massimo Ghini (il suo agente senza scrupoli), Sergio Assisi (l’ex marito), Emanuela Grimalda (la sua assistente) mentre la regia è di Fausto Brizzi.
Gloria, presentata alla presenza di tutto il forged, del regista e della direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, gioca sui toni della commedia, proponendo però anche un monito importante “sui pericoli della fama a tutti i costi e del voyeurismo a mezzo social”.
La serie è prodotta da Eagle Photos, in collaborazione con Rai Fiction, ed è tratta dalla sceneggiatura originale di Roberto Proia Vorrei vedere te. La storia racconta di Gloria una diva, un’adorabile bugiarda con una naturale propensione verso il melodramma e l’eccesso. Per il ruolo Ferilli, che ha subito amato il personaggio per le sfumature di dramma e comicità che lo caratterizzano, è stata la prima e unica scelta della produzione e del regista. Advert affiancarla un forged di attori molto amati la cui presenza contribuisce a esaltare la divertente gamma di caratteristiche, dal narcisismo all’egoismo spudorato, che Sabrina Ferilli ha saputo donare alla sua Gloria Grandi, insieme a umanità, simpatia e fragilità. Tra questi, Massimo Ghini nel ruolo del suo agente con il quale ricrea una coppia cinematografica e televisiva di grande successo.
La scrittura dei sei episodi della serie è stata affidata all’autore stesso del soggetto (che è anche produttore), Roberto Proia. Nella serie si fanno nomi e cognomi di personaggi famosi. Ma quante Gloria ha incontrato Sabrina Ferilli nella sua carriera? “Eh, ce ne stanno – cube Ferilli – questo è un mestiere particolare, che mette a repentaglio molto, ma anche uomini. Se non hai radici forti e non sei ben piantata a terra, si rischia. Gli ultimi divi, quelli americani, si vede che vita fanno. È un mestiere che ti mette a dura prova. Di Gloria ne ho conosciute ed evitate”.
La protagonista è un’attrice che è stata importante e che, con l’età che avanza, si è sentita messa un po’ da parte, una situazione comune a molte colleghe ma che, secondo l’attrice romana, sta cambiando. “Molto è cambiato nel periodo più recente – spiega Ferilli – oggi vedo attrici 60enni e 70enni che sono protagoniste di grandi storie, molte vincitrici di Oscar, ma certo c’è ancora tanto da fare per abbattere i pregiudizi. Gloria comunque è un’attrice che rimane fuori non tanto per gli anni che ha, ma per quello che va di moda oggi: i social, la semplificazione, l’esposizione del dolore. È tutto semplificato, non a caso per esprimersi basta un dito con il pollice su o giù, ma questo mondo è molto pericoloso perché gli esseri umani sono molto complessi, e di su e giù non c’è niente nella vita vera, a parte le scale”.
Sul confronto con Anna Magnani sottolinea: “All’inizio della carriera ci giocavano. Ho sempre detto no anche a movie i cui ruoli erano simili a quelli che avrebbe fatto lei. Ma non mi sono mai pentita, anzi i tanti no della mia carriera mi hanno salvato la vita”.
Altri progetti in Rai, per ora, cube Ferilli: “Non ce ne sono, ma perché io preferisco fare una cosa alla volta. Si racconta sempre la rivalità tra donne perché è un cliché. Questa serie inverte i registri, mi sono divertita molto a farlo anche per questo”. Gloria è fermamente convinta che il suo enorme talento sia sprecato per la serialità televisiva, che ormai da qualche anno padroneggia con grande eleganza. Vuole tornare al cinema con la C maiuscola e pensa, anzi sa, che una volta abbandonata la television tornerà di nuovo protagonista sul grande schermo. E a Sabrina Ferilli piacerebbe debuttare alla regia, come Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti o Margherita Purchase? La risposta è: “No, non fa per me, non sarei all’altezza, non ne sarei capace”.