Berlino – “Restiamo umani”, cube la giurata Jasmine Trinca nell’incontro con la stampa mondiale con la giuria internazionale di questa edizione della Berlinale, l’ultima diretta dall’italiano Carlo Chatrian. Gli scenari politici mondiali – com’period ovvio – hanno tenuto banco: la situazione in Ucraina, il “disinvito” da parte della rassegna dei parlamentare di ultradestra di AfD.
Per attivare l’iscrizione alla e-newsletter The dreamers, dedicata al cinema e alle serie television, clicca qui
L’attrice e regista italiana è al fianco della presidente Lupita Niong’o (attrice Oscar per Dodici anni schiavo, tra i protagonisti della saga di Black Panther), e gli altri membri della variegata giuria – persone piuttosto distanti tra loro.
Berlino è – come ci ha ribadito Carlo Chatrian in una intervista – è un competition politico che crede in alcuni valori. Alla domanda su cosa pensano della decisione della Berlinale Lupita Nyong’o risponde “Sono contenta di non dover essere stata io a prendere questa decisione”, il regista tedesco Christian Petzold cube “mi piacerebbe andare di nuovo a un competition che non è politico. Non credo che gli artisti debbano parlare di Gaza o dell’Ucraina o dei membri di Alternativa per la Germania. Noi siamo qui per vedere movie politici e complessi. Non voglio rispondere a questa domanda, io sono sempre per la tempo e il dialogo e spero che questo ci sia nella giuria”.
Più decisa la presa di posizione di Trinca: “Perché non provare a pensare che cinque fascisti seduti in sala vedendo il cinema che la Berlinale sceglie di rappresentare, quei fascisti non riescano advert ampliare il loro orizzonte?”. A proposito del cinema politico e delle various idee sul mondo tra i giurati – c’è la scrittrice ucraina Oksana Zabuzhko e lo spagnolo Albert Serra, che in una vecchia intervista disse di ammirare Putin, oggi a chi ne chiede conto risponde “bisognerebbe leggerla tutta, dissi anche che volevo essere il Papa a Roma”.
Jasmine Trinca spiega “Il confronto è la bellezza quando si uniscono persone con backround diversi. Abbiamo già discusso tra noi, abbiamo opinioni ed esperienze various. Per me essere qui significa molto, sono felice di essere in un competition internazionale dove ho la possibilità di guardare il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro. Questo è un modo di eliminare le frontiere ed è molto politico, cercare di fare attenzione, tenere gli occhi aperti e restare umani, come diceva Vittorio Arrigoni, è molto importante per me.”
A Jasmine Trinca, in questo anno in cui l’abbiamo vista in La storia, la vedremo nel movie francese in cui ha dato volto a Maria Montessori e qui alla Berlinale è co-protagonista della serie Supersex su Rocco Siffredi con Alessandro Borghi, viene chiesto quale sia la situazione del cinema italiano e perché siano presentate due serie prodotte dalle piattaforme. “Ci sono produttori che faticano molto a montare i loro movie, e che devono essere sostenuti, che sia television o altri associate. Non conosco ancora i due movie, ma sono rimasta sorpresa dalla selezione del movie di Margherita Vicario (Gloria! Ndr) che è una giovane autrice alla sua prima opera e sono molto curiosa di questo debutto: mi piace sostenere le opere prime e gli sguardi femminili, ho ancora fame, come cube la presidente Lupita. E anche il movie di Piero Messina è un movie italiano che mi pare ha un passo molto internazionale e con grandi attori (Gael Garcia Bernal, Berenice Bejo ndr) Si fa fatica a fare il cinema in Italia, ma resistiamo”.
