Al Bano, ha sentito le polemiche sull’esibizione di John Travolta per “Il ballo del qua qua”?
“Ma io l’ho trovato molto divertente, buffo, non capisco dove sia lo scandalo. Ho seguito la serata e mi è sembrato uno sketch carino. Lo può fare anche Travolta. Non è piaciuto?”.
Beh, anche Fiorello ha detto che è “la gag più terrificante della storia della television”.
“Ma non ci posso credere, lo avrà detto con ironia. Il ballo del qua qua lo ha scritto Romina, la musica è di un olandese, è stato un successo mondiale, è giocoso. Quella canzone l’hanno cantata tutti, in tutto il mondo, è un successo pazzesco. Ma poi, scusi, mi spieghi una cosa”.
Certo, dica.
“Un divo di Hollywood non può esibirsi con Il ballo del qua qua . Cos’è, una vergogna? Gli toglie qualcosa? Io questi intellettuali non li capisco”.
Ma le critiche non sono arrivate mica dagli intellettuali…
“Vabbè, io questa cosa continuo a non capirla. Nella vita ci vuole un po’ di ironia, è fondamentale. E’ una canzone allegra, divertente, e la possono ballare tutti. L’esibizione period scherzosa. Ma di cosa stiamo parlando? Al Pageant di Sanremo, poi, dove succede qualunque cosa”.
Sta seguendo la protesta dei trattori?
“Certo, mi sta molto a cuore. L’ho detto e lo ripeto: bisogna difendere i diritti , li devono ascoltare”.
Lo sa che alla wonderful sarà letto un comunicato degli agricoltori sul palco domani sera?
”No, che peccato, mi dispiace tanto. Almeno un paio di loro poteva salire sul palco, sarebbe stato più forte con la presenza in scena. I cantanti cantano, gli agricoltori parlano e raccontano cosa sta succedendo. Ma perché non li fanno salire?”.
Troppe sigle, dicono in Rai.
“Ma si potevano mettere d’accordo, bastava scegliere due di loro. Si sarebbero messi d’accordo. Sceglievano due rappresentanti, ci parlavano: dov’period il problema? Mi dispiace tanto per loro, sarebbe stato più giusto che fossero in scena”.
Valanga di critiche social per il ballo del qua qua di John Travolta a Sanremo: “Non tornerà più in Italia”
Però le loro ragioni saranno comunque portate all’attenzione di milioni di spettatori, no?
“Questo sì, ma è diverso sentire le voci dei protagonisti diretti. Spero che comunque, in quel comunicato che sarà letto da Amadeus possano esprimere bene le proprie ragioni, perché la questione dei trattori, glielo dico che io lavoro la terra, è fondamentale nel nostro Paese”.
Ma sarebbe venuto a Sanremo per sostenere la protesta?
“Certo, me l’hanno anche chiesto. Ci ho pensato seriamente, proprio perché li appoggio in pieno e mi sento uno di loro. Ma se fossi venuto, poi sarebbe successo un on line casino, l’attenzione si sarebbe spostata su di me. Invece è giusto far capire bene cosa sta succedendo, che siano loro i protagonisti. E’ una protesta che coinvolge tutta l’Italia. E il palco di Sanremo, che in questi giorni è centrale, si parla solo del competition, è il luogo giusto”.
