“Un artista deve essere sempre in moto, in viaggio. È accaduto allo stesso Eduardo: il San Ferdinando appartiene agli ultimi anni della sua vita. Gli attori sono vagantes”. Così parlava Enzo Moscato, uno dei più importanti autori e drammaturghi contemporanei, scomparso sabato sera. Settantacinque anni, nato e cresciuto nei Quartieri Spagnoli di Napoli, è stato 40 anni fa con Antonio Neiwiller e Annibale Ruccello tra i capofila della nuova drammaturgia partenopea ed è considerato l’interprete di un teatro di poesia che riconosce i suoi ascendenti in Artaud, Genet, i poeti maledetti di nice secolo e Pasolini.