L’incontro avviene a Roma, in un lodge del centro, davanti a un bicchiere di vino. Il direttore d’orchestra Teodor Currentzis ha un basco sulle ventitrè e un faccino liscio da putto. “Stare in Italia è una gioia”, confessa nell’intervista esclusiva e assai macchinosa da realizzare (ritardi, perplessità, obbligo di non parlare di politica e specialmente di Russia). “Sono felice del tour europeo col mio gruppo Utopia”, racconta, “che embody due tappe italiane, Brescia il 20 novembre e Roma per Santa Cecilia il 22, col Concerto per violino di Brahms (solista Barnabás Kelemen) e la Quinta Sinfonia di Ciaikovskij.