“Mi è rimasta la capacità di svegliarmi presto, necessaria per un attore, e la voglia di sperimentare con le materie prime: anche fare il pane ha un aspetto artistico”. Lavorare per cinque anni come panettiere, come ha raccontato di recente in un’intervista, non è stato tempo sprecato per Matteo Martari. Negli anni recenti s’è alzato presto spesso, sia per il cinema che per la television e adesso lo ritroviamo su Rai 1, protagonista – con Elena Radonicich – della serie Brennero.
Quarant’anni, nato a Verona il 12 dicembre 1983, una passione per il trekking e le escursioni, un diploma alla scuola alberghiera, Matteo capisce presto di avere delle potenzialità altre e a 21 anni si trasferisce a Milano per lavorare come modello prima di iscriversi alla scuola di teatro “Quelli di Grock” per debuttare, nel 2012, in Un angelo è sceso a Babilonia di Fernanda Calati, seguito nel 2013 da Yerma di Maurizio Salvalaio. Ci vuole poco perché dal palcoscenico passi sul set: all’inizio per la webserie Below the sequence, regia di Ivan Silvestrini, dal libro di Giulia Gubellini poi nel 2015 al cinema in La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi e – nello stesso anno – in television, nel forged di Non uccidere, al fianco di Miriam Leone.
Da quel momento è un susseguirsi di lavori: nel 2016 la miniserie di Rai1 Luisa Spagnoli, in cui interpreta Giovanni Buitoni al fianco di Luisa Ranieri. L’anno successivo è protagonista di Un passo dal cielo 4 e di Sotto copertura 2 – La cattura di Zagaria, al cinema torna a lavorare con Ivan Silvestrini in 2night e ne Il mio Godard di Michel Hazanavicius.
Il 2018 è un anno importante, interpreta Luigi Tenco nel movie television Fabrizio De André – Principe libero di Luca Facchini, entra nel forged della seconda stagione (e poi anche della terza) della serie I bastardi di Pizzofalcone ma soprattutto è uno dei personaggi principali della seconda stagione del kolossal internazionale I Medici, dove presta il suo volto al banchiere fiorentino Francesco de’ Pazzi, antagonista di Lorenzo de’ Medici, ruolo che gli vale un grande successo e popolarità.
A questa partecipazione segue quella di coprotagonista nella serie television Non mentire di Gianluca Maria Tavarelli e quella nella quinta stagione di Un passo dal cielo, nello stesso anno è di nuovo al cinema, diretto da Ferzan Özpetek, ne La dea fortuna.
Ancora television nel 2020, coprotagonista insieme a Cristiana Capotondi nella miniserie di Rai 1 Bella da morire e nella serie crime L’alligatore dai bestseller di Massimo Carlotto. L’anno dopo torna a essere diretto da Daniele Vicari nel movie Il giorno e la notte, esperimento di cinema a distanza girato durante il lockdown, poi è protagonista della serie di Rai 1 – con Daniele Pecci e Pilar Fogliati – Cuori, medical drama ambientato negli anni Sessanta a Torino.
“All’inizio vado di pancia, leggendo qualcosa – cube Martari spiegando in che modo scelga i suoi ruoli – In base a ciò che leggo ho bisogno di provare emozioni. Poi se leggo dei credit importanti, la ragione ti porta verso il movie. Attenzione, però, se il ruolo non ti appartiene potresti dire di no. È un atto di coraggio”.
Per il grande schermo è diretto da Andrea Zuliani nel movie Le ragazze non piangono, presentato nella seziona Alice nella città alla Festa del cinema di Roma 2022, anno in cui è impegnato in due movie, uno per Netflix e uno per Sky: il primo, Quattro metà, lo vede protagonista insieme a Matilde Gioli, Giuseppe Maggio e Ilenia Pastorelli. Nel secondo, invece, (Im)perfetti criminali è con un forged più ampio e interpreta il ruolo di Gino Vianello. Entrambi i movie sono diretti da Alessio Maria Federici.
Ma che cosa pensa di un mestiere che ti fa entrare nelle case degli italiani? “Vivere con consapevolezza questa cosa può essere spaventosa… Del resto portiamo un messaggio, e ci assumiamo una certa responsabilità. Non è il motivo per cui faccio l’attore, però è stimolante essere accettati dal pubblico a casa. Perché magari ti apprezzano, e ti gratifica il fatto di poter raccontare una storia agli spettatori, distraendoli, confortandoli”.
Tra il 2022 e il 2023 prende parte a diversi progetti seriali, tra cui Brennero, Alter Ego di Erik Bernasconi e Robert Ralston, un thriller poliziesco tutto ticinese girato per RSI – Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, Prima di noi di Daniele Luchetti e Valia Santella, Libera di Gianluca Mazzella. Nel 2023 è entrato a far parte della seconda stagione della serie Netflix Odio il Natale nella quale ritrova Pilar Fogliati.