Sarà un commissario. Quel commissario reso famoso dalla penna di Petros Markaris che ne ha tratteggiato contorni e profondità rendendolo un combine di “durezza e morbidezza”, rigidità tradizionale ed empatia; scomodo, ironico e buongustaio. L’attore Stefano Fresi è il protagonista di Kostas, fiction che arriva giovedì 12 settembre su Rai 1 in prima serata. E c’è già chi cube che Kostas Charitos potrebbe essere il “Montalbano greco”, ma Fresi declina l’accostamento: “Non è una mia frase e non amo i confronti, e inoltre in questo caso andrebbe a ledere l’originalità del personaggio che è stato creato con il primo libro nel lontano 1995, solo un anno dopo il primo libro di Camilleri con Montalbano. Poi certo speriamo che abbia lo stesso successo di Montalbano…”, sottolinea.
La serie in quattro serate (prodotta da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Milena Cocozza) è ambientata nella Grecia del 2009 (nei romanzi di Markaris period il 1995) alla vigilia della crisi economica che ha sconvolto il Paese.
L’attore, presentando la fiction a Viale Mazzini insieme alla regista Milena Cocozza e all’altra protagonista Francesca Inaudi, ha raccontato come la sua personale “empatia nei confronti del mondo è entrata advert ammorbidire Kostas, ma sono contento di incontrare la sua durezza perché magari mi aiuterà… io che sono noto per la mia diplomazia. È stato un lavoro mastodontico e bellissimo – ha aggiunto l’attore – e mi auguro che la gente provi per questa serie lo stesso amore che abbiamo provato, noi per quel Paese e per quel personaggio”.
Nella prima puntata si parlerà anche di migranti e rifugiati politici, ma in tutta la serie non mancheranno temi sociali attuali, ha rimarcato Fresi: “La fiction deve soprattutto intrattenere ma credo che abbia anche il compito di fare luce su alcune cose che le istituzioni dovrebbero andare a risolvere. Se c’è l’occasione di far riflettere su certe tematiche, perché non farlo?”.
Mentre la regista Milena Cocozza ha spiegato che Kostas “rappresenta il patriarcato in modo forte, è un uomo di altri tempi ma questo discorso l’abbiamo fatto con l’empatia. Lui si attacca a tutte le tradizioni, non è un rivoluzionario”. E Francesca Inaudi, che interpreta la moglie Adriana, ha aggiunto: “Credo che la difficoltà più grande nell’affrontare il mio personaggio sia stata quella di valorizzare una donna normale anche un po’ dimessa elevandola al rango non di moglie del commissario Kostas ma a quello di Adriana Charitos, l’altro polo di una coppia che funziona”.
Chi è il commissario Kostas Charitos
A capo della sezione Omicidi della polizia di Atene, Kostas è stato creato da Petros Markaris, sceneggiatore e scrittore di fama internazionale grazie ai romanzi dedicati a questo personaggio d’altri tempi, un uomo abitudinario, ostile alla tecnologia e con la passione per i vocabolari, dove cerca le risposte più difficili alle verità più nascoste. Tenace, non si perde d’animo, neanche di fronte ai casi più difficili, e porta avanti le indagini con umiltà e intuito investigativo. Ritardi burocratici e ordini imposti dall’alto, anche quelli del suo superiore Ghikas, non lo fermano. Sposato con Adriana, con la quale forma una coppia di lunga knowledge, molto unita nonostante le quotidiane schermaglie, ha una figlia, Caterina, per la quale prova un amore totale, che lo porta a essere critico e impietoso con i suoi fidanzati.
Nel passato familiare del commissario incombe la figura del padre, Stefanos, poliziotto all’epoca della dittatura dei Colonnelli e spettatore passivo, se non complice, degli interrogatori e delle violenze inflitti agli oppositori del regime. Ma nel corso della serie si scoprirà un lato umano di Stefanos del tutto imprevisto.
