Quelle due word ripetute ossessivamente a un semitono di distanza una dall’altra hanno suscitato terrore in intere generazioni di spettatori, ascoltarle significava invariabilmente pericolo, c’è uno squalo bianco in agguato. Il tema musicale di John Williams torna ora alla mente come colonna sonora ideale della lite a distanza tra due mostri sacri del cinema, divisi proprio sul tema degli squali.
Lo Squalo, una colonna sonora che fa paura
Intervistato dal Guardian, il regista James Cameron ha sparato a zero sul collega Steven Spielberg, “colpevole” di aver diretto nel 1975 il movie Lo squalo: «Steven ha fatto regredire la causa degli squali. In quanto cosiddetti predatori apicali, gli animali sono una parte importante della catena alimentare e questo viene riconosciuto poco dal pubblico. Gli squali hanno una cattiva reputazione».
Regista di movie epici come Terminator e Titanic, creatore di “mostri buoni” e dal cuore ambientalista come le creature di Avatar, Cameron è un convinto ecologista. Sommozzatore provetto e amante degli oceani, ha visitato le profondità marine, agli abissi ha dedicato movie come The Abyss e documentari come Ghosts of the Abyss, in cui grazie a tecnologie avanzatissime si è calato in profondità per filmare il relitto del Titanic, la nave che nel ’97 gli aveva ispirato l’omonimo movie vincitore di undici Oscar.
Il regista canadese è soprattutto un convinto sostenitore della protezione degli oceani e dei loro abitanti. E in quanto story vive ancora il movie di Spielberg come un affronto, la storia dello squalo bianco mangiatore di uomini che attacca i bagnanti dell’isola di Amity proprio non gli va giù e il passare del tempo, ormai sono quasi 50 anni, non riesce evidentemente a lenire le sue ferite: «Gli squali hanno una cattiva reputazione», ha detto Cameron, «ma il pubblico si sta rendendo conto che gli squali hanno un ruolo importante e sono in giro da molto più tempo di noi: qualcosa come 300 milioni di anni. Sono stati una delle prime forme di vita vertebrate superiori a comparire sul pianeta e si sono adattati in modo incredibile al loro ambiente. Non ci sono animali buoni e cattivi, ma solo una consapevolezza: gli oceani sono spietati».
Se sollecitato sul tema, Cameron ripete il concetto e a nulla sono valse le scuse espresse pubblicamente da Spielberg. Il quale deve aver maturato una visione diversa del suo movie del 1975 se, ospite del programma della Bbc Desert Island Discs nel dicembre 2022, ha dichiarato: «Mi rammarico ancora del declino della popolazione degli squali come risultato del libro e del movie. Me ne pento davvero, davvero».
In effetti l’uscita del movie Lo squalo provocò il growth di pesca sportiva ai danni degli squali, centinaia di pescatori improvvisati presi dalla frenesia di ricalcare le gesta del capo della polizia di Amity, Martin Brody, del cacciatore Quint e del biologo marino Matt Hopper, interpretati da Roy Scheider, Robert Shaw e Richard Dreyfuss. E alla domanda su come si sentirebbe advert avere gli squali che gli girano intorno se fosse mandato sull’immaginaria isola deserta proposta dal format della trasmissione della Bbc, il regista 77enne aveva risposto: «Questa è una delle cose che ancora temo. Non tanto di essere mangiato da uno squalo, ma perché gli squali sono in qualche modo molto arrabbiati con me per l’interesse folle suscitato dal mio movie in quei pazzi di pescatori sportivi».
