Il tempo che passa e i cambiamenti inevitabili che ciò comporta, il senso di fratellanza e quello di accoglienza. Sono questi i temi di La casa sul mare, il movie del nuovo appuntamento con “Il lunedì del cinema”, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Repubblica e MyMovies che mette a disposizione degli utenti una sala cinematografica virtuale, e gratuita, nella quale assistere a una selezione ricercata di movie dall’offerta streaming di MyMovies, disponibili ogni lunedì dalle 20 fino a mezzanotte.
Il lunedì del cinema, on-line il 29 luglio “La casa sul mare” di Robert Guédiguian
L’iscrizione a “Il lunedì del cinema” non richiede carta di credito, tuttavia è possibile accedere all’intera library di MYmovies One (oltre mille titoli sempre disponibili) con un abbonamento da € 2,90 al mese — ora in promozione per i primi 12 mesi a solo € 1 al mese. La casa sul mare sarà disponibile in streaming lunedì 29 luglio dalle 20 a mezzanotte e fruibile sia da internet che da pill, smartphone e good television. Per accedere al movie basta attivare un’iscrizione gratuita a MYmovies One (dal sito www.mymovies.it) e prenotare un posto.
‘La casa sul mare’ a cui fa riferimento il titolo è una pittoresca villa di proprietà di un anziano signore che sorge in una baia nei pressi di Marsiglia. I tre figli dell’uomo si sono raccolti attorno a lui nei suoi ultimi giorni di vita: Angela, un’attrice che vive a Parigi, Joseph, che si è recentemente innamorato di una ragazza che ha la metà dei suoi anni, e Armand, l’unico a essere rimasto a vivere a Marsiglia per gestire il piccolo ristorante di famiglia. L’irruzione improvvisa di tre bambini, naufraghi sulle sponde del Mediterraneo, sconvolge il loro incontro e segna un nuovo inizio.
Il movie è scritto e diretto da Robert Guédiguian che, come accaduto numerous altre volte nella sua carriera, ha ambientato la storia nella sua città natale, da sempre per lui fonte di ispirazione. “La calanque de Méjean, nei pressi di Marsiglia, mi ha sempre fatto pensare a un teatro”, ha raccontato in occasione della presentazione del movie alla settantaquattresima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. “Le colorate casette incastonate nelle colline – ha spiegato – sembrano nulla più che facciate, su di esse si affaccia un viadotto i cui treni sembrano giocattoli di bambini; l’apertura sul mare trasforma l’orizzonte in un fondale, come una tela dipinta, soprattutto con la luce invernale quando ormai tutti se ne sono andati. Allora diventa un set abbandonato, malinconico e bellissimo”.
Su questo splendido sfondo si definisce un racconto di accoglienza e una profonda metafora sul senso della parola ‘casa’. Nel ventesimo lungometraggio di Guédiguian i tre protagonisti trovano il tempo di fermarsi e fare bilanci riflettendo sui propri ideali e aspirazioni e su quanto sia importante saper guardare l’altro nel profondo e tentare di comprenderlo.
Il tema dei migranti e dell’accoglienza è centrale. Guédiguian parla dell’arrivo di questi bambini sopravvissuti al naufragio, che in qualche modo fanno eco advert Angela, Joseph e Armand, come di una “rivoluzione copernicana” perché suggeriscono ai tre protagonisti nuovi punti di vista. “Per quanto possa sembrare un’esagerazione, – ha dichiarato il regista – mi sento di affermare che oggi non potrei fare un movie senza fare riferimento ai profughi: viviamo in un mondo in cui le persone annegano in mare quotidianamente. Ho scelto intenzionalmente la parola ‘profughi’. A prescindere che sia da imputare ai cambiamenti climatici, advert altre ragioni, o a una guerra, queste persone sono alla ricerca di un rifugio, di un focolare”.
I tre bambini venuti da lontano costringono gli adulti a fare i conti con il proprio passato e rivedere le proprie priorità. Sotto il sole di Marsiglia si chiudono capitoli rimasti aperti troppo a lungo e si apre la possibilità di abbracciare nuovi inizi.
