A volte, quando la vita si è ridotta a una sequenza di giornate monotone e insoddisfacenti, ma non riusciamo a capire come cambiare le cose, un fatto inatteso può aprirci gli occhi, mostrarci nuove prospettive e darci il coraggio per fare quel passo nel vuoto che rimandavamo da tempo. È proprio ciò che capita advert Annie in Juliet, Bare, il movie del nuovo appuntamento con “Il lunedì del cinema”, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Repubblica e MyMovies che mette a disposizione degli utenti una sala cinematografica virtuale, e gratuita, nella quale assistere a una selezione ricercata di movie dall’offerta streaming di MyMovies, disponibili ogni lunedì dalle 20 fino a mezzanotte.
‘Juliet, Bare – Tutta un’altra musica’ il romanzo di Nick Hornby al cinema – trailer
L’iscrizione a “Il lunedì del cinema” non richiede carta di credito, tuttavia è possibile accedere all’intera library di MYmovies One (oltre mille titoli sempre disponibili) con un abbonamento da € 2,90 al mese — ora in promozione per i primi 12 mesi a solo € 1 al mese. Juliet, Bare. Tutta un’altra musica sarà disponibile in streaming lunedì 22 luglio dalle 20 a mezzanotte e fruibile sia da net che da pill, smartphone e sensible television. Per accedere al movie basta attivare un’iscrizione gratuita a MYmovies One (dal sito www.mymovies.it) e prenotare un posto.
Annie ha il volto di Rose Byrne: è la direttrice del museo cittadino di un piccolo paesino inglese e da lungo tempo vive una relazione abitudinaria con Duncan (Chris O’Dowd), fan ossessivo dell’ormai sconosciuto musicista rock Tucker Crowe. Quando un giorno esce la demo acustica di un album di successo di venticinque anni prima, Annie diventa – per una serie di coincidenze – amica di penna del rocker (Ethan Hawke), sparito da decenni dalle scene. Uno scambio di e-mail inaspettato e surreale che cambierà la vita di tutti i protagonisti.
Diretto da Jesse Peretz (già regista delle serie HBO Women e Divorce e di alcuni episodi di Orange Is the New Black), il movie è tratto dal romanzo di Nick Hornby Tutta un’altra musica e ha tutti gli elementi riconoscibili delle storie più famose dello scrittore britannico come la passione-ossessione per la musica di Alta fedeltà (movie di Stephen Frears del 2000, tratto dall’omonimo romanzo del 1995) o l’incontro con una persona che inaspettatamente può rivoluzionare la vita del protagonista, già centro di A couple of boy (movie con Hugh Grant del 2002, tratto dall’omonimo romanzo del 1998). “Per cineasti attratti, come me, dalle commedie, Nick Hornby è un punto di riferimento. In effetti, Juliet, Bare porta gli irresistibili tratti distintivi di Hornby: un’intensa ossessione per la cultura popolare; personaggi moderni, idiosincratici e descritti affettuosamente; un azzeccato combine di umorismo e di calore; e saggezza sulla natura della vita. Il fatto che al centro della storia ci fosse un fanatismo quasi squilibrato per la musica mi ha reso ancora più entusiasta all’thought di vederlo realizzato sullo schermo”, così aveva dichiarato Peretz, presentando il movie al Torino Movie Competition nel 2018.
‘Juliet, bare – Tutta un’altra musica’, la commedia con Ethan Hawke – clip
Dopo Colin Firth, John Cusak e Hugh Grant, è Ethan Hawke stavolta a portare sullo schermo il protagonista di un romanzo di Hornby. L’attore ha abbracciato con entusiasmo e autoironia questo ruolo tutt’altro che semplice in cui si è confrontato costantemente con le immagini di un se stesso giovanissimo e ha dato vita a un uomo dal trascorso complesso, che si dà la possibilità di riesplorare l’amore in tutte le sue forme, da quello romantico e complice per una accomplice, a quello incondizionato e carico di responsabilità per i propri (numerosi) figli, negato per lungo tempo a loro e a se stesso. Per vestire i panni di Tucker Crowe l’attore ha imbracciato la chitarra e inciso un intero album: sono interpretati da Hawke tutti i brani originali del cantante, un elemento fondamentale per la riuscita del movie.
Anche Rose Byrne è brillante nel ruolo di Annie. L’attrice australiana tiene insieme con maestria tratti comici e drammatici di questo personaggio. In fondo è proprio Annie a custodire l’anima di Juliet, Bare: una donna scesa spesso a compromessi che ora, in modo caotico e imprevedibile, impara a mettere di nuovo se stessa al primo posto dopo essersi spesa tanto per gli altri. Dietro questo entusiasmo ritrovato, come nelle migliori commedie di Nick Hornby, ci sono la musica, le atmosfere londinesi e quelle sintonie salvifiche tra esseri umani.
