Bella Thorne: “Per una donna l’abuso sessuale è come la morte”

0
34
bella-thorne:-“per-una-donna-l’abuso-sessuale-e-come-la-morte”

TAORMINA – “Per una donna lo stupro è come la morte”. Bella Thorne contro il maschio predatore. Al Taormina Movie Pageant di Marco Muller l’attrice uscita dalla fucina disneyana, amata per Euphoria, porta la bellezza dei 26 anni, i modi schietti, la consapevolezza di una vita sotto i riflettori social – 25 milioni di follower – e due movie che raccontano l’orrore di essere vittima braccata di violenza. Uno, il thriller di Mitzi Peirone Saint Clare, da protagonista e un corto da regista Unsettled, che sarà la base del primo lungometraggio.

132505331 ff9e471d bc68 4632 8fea f6ab350b5856 - Bella Thorne: “Per una donna l’abuso sessuale è come la morte”

Sul tappeto rosso veste di nero sensuale, all’incontro denims e maglietta bianca. Il movie horror Saint Clare di Peirone ambientato in una piccola città che racconta la storia di una giovane donna accompagnata da voci e presenze nella sua crociata da Giovanna D’Arco contro uomini violenti. Unsettled, il suo secondo cortometraggio, racconta la storia di un vero fatto di cronaca avvenuto nel 2010, interpretato dal giovane, Jason Park, che ha vissuto l’esperienza. Una sera, in un club-gay in Oklahoma, viene avvicinato da un giovane: si ritroverà poi legato in un fatiscente bagno per una lunga notte di orrore e fuga.

“Il messaggio più importante del mio corto, Unsettled, considerato anche il fatto che sono cresciuta e ho dovuto convivere con un abuso sessuale è far capire che è la cosa peggiore in assoluto, la più brutta che si possa subire – racconta Bella Thorne – È quello che volevo mostrare in tutti i particolari, anche sul fronte sonoro e visivo, in modo che il pubblico potesse davvero immedesimarsi e percepire quello che Jason, il protagonista del mio movie breve, ha vissuto. Noi possiamo solo immaginarle, lui le ha vissute queste cose. Ho sentito il dovere di ascoltare il suo racconto. E trasportarlo nel corto, perché il pubblico potesse dire: questo è ciò che ha davvero subito. Spesso succede, in caso di abusi, che si tenda a pensare che nella scala di gravità sia meno grave, inferiore rispetto a un omicidio. Ma per molte donne, per le donne che l’hanno subito il livello di sofferenza, è pari”.

Thorne spiega anche che “dirigere e scrivere sono diventati importanti per me, per la mia quotidianità e per la mia vita, per la sanità mentale. Quando fai sempre lo stesso lavoro per tanti anni alla fantastic diventa qualcosa di arido, rischi di disamorati. La regia e la scrittura soprattutto hanno ridato vigore e forza a questo amore per l’arte”.

In Unsettled c’è anche il ruolo delle autorità che, come è successo nel movie, dubitano della versione della vittima: “La vicenda è accaduta è nel 2010, in quel periodo l’atteggiamento della polizia dell’Oklahoma e del mondo period molto diverso rispetto a come le cose vengono viste oggi. Credo che se questo fosse successo oggi sarebbe stato diverso, anche se questo continua a succedere, spesso, oggi. Ma il fatto di aver gettato luce su vicende come questa spero possa aiutare a far sì che ci sia più consapevolezza”.

Bella Thorne è vissuta sotto i riflettori: “Le conseguenze comportate dal crescere con la luce dei riflettori puntata le vediamo tutti – fa notare l’attrice – Il rischio c’è in tutto quello che facciamo, a prescindere dalle scelte. Ma è il rischio che rende speciale un progetto”.

A chi le chiede quali siano le sue paure risponde pronta: “Solo delle rielezioni” (riferendosi a Trmp) mentre ai giovani augura che “possano continuare a portare avanti le idee necessarie per costruire una comunità, un’America migliore. Per secoli hanno tentato di far sentire la loro voce e indicare il cambiamento per difendere gli ultimi. Credo che comunque tanti progressi siano stati fatti anche per quanto riguarda l’inclusività”.

Intanto Unsettled è la prova generale in vista del movie Coloration your coronary heart, che sta realizzando sulla stessa storia che sarà girato anche in Italia. “Ho amato il vostro cinema, sempre. Per questo thriller, racconto di formazione, che girerò mi sono ispirata al vostro cinema e ci scene girate in Italia perché amo il vostro cinema. Ci sono scene di Jason con il fratello gemello che guarda la television da bambino, guardano vecchi movie italiani”.

Un cineasta italiano che conosce e ama? Fatica a pronunciare il cognome, ma la scelta è netta: “Vorrei tanto lavorare con Alice Rohrwacher, è straordinaria”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here