La difesa di Alec Baldwin, accusato di omicidio colposo per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set di Rust nel 2021, è sempre stata costruita sull’concept che l’attore non aveva premuto il grilletto della pistola. Ieri il suo avvocato difensore, Alex Spiro ha riconosciuto, per la prima volta, che Baldwin potrebbe sbagliarsi e che potrebbe essere stato lui a premere il grilletto. Ciò nonostante non sarebbe colpevole e questo fatto non lo renderebbe comunque penalmente negligente. “Sul set di un movie, puoi premere il grilletto – ha dichiarato l’avvocato – Anche se ha premuto intenzionalmente il grilletto… questo non lo rende colpevole di omicidio”.
Baldwin stava provando una scena vicino a Santa Fe quando dalla pistola che aveva in mano e che non avrebbe dovuto contenere pallottole vere, partì il colpo che ferì il regista Joel Souza a una spalla e, rimbalzando, uccise Hutchins. Hannah Gutierrez-Reed l’addetta alle armi di Rust è stata già condannata a oltre un anno di detenzione con l’accusa di omicidio colposo involontario.
Il procuratore speciale Erlinda Ocampo Johnson ha affermato che il video dietro le quinte mostra Baldwin ignorare le regole base di sicurezza delle armi da fuoco e ha detto ai giurati nella sua dichiarazione di apertura che Baldwin “ha chiesto che gli fosse assegnata la pistola più grande disponibile” e che durante una sessione di allenamento “è stato filmato mentre correva in giro sparando con questa pistola”.
I pubblici ministeri per dimostrare le accuse potranno basarsi “sull’uso negligente dell’arma” oppure provare “al di là di ogni ragionevole dubbio” che Alec Baldwin ha agito con disprezzo e indifferenza, noncurante della sicurezza dei presenti mentre maneggiava il revolver. Nonostante le complessità legali e tecniche del caso, i dodici cittadini della contea di Santa Fe che compongono la giuria, dovranno raggiungere un solo verdetto: colpevole o non colpevole su un singolo capo d’accusa.