Monica Bellucci e Tim Burton, coppia artistica e sentimentale, e Sting e la moglie Trudie Styler. I Globi d’oro, il premio della Associazione della stampa estera in Italia, sono stati consegnati ieri sera nei giardini dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo. “La Francia è nel mio cuore, ma potrei tornare a vivere in italia. Dopo 40 anni in giro per il mondo sarebbe bello tornare un po’ qua. A Roma? non lo so, vediamo che succede. Il mio luogo del cuore è Villa Borghese” ha dichiarato Monica Bellucci, premiata alla carriera.
Per iscriversi alla publication The dreamers, dedicata al cinema e alle serie television, clicca qui
“Ovunque io sia, mi sento profondamente italiana. Infatti l’unico passaporto che ho è quello italiano. Ma a volte – ha raccontato l’attrice – mi succede di sentirmi straniera dappertutto. La Francia è nel mio cuore, vivo lì da tanti anni. Non c’è differenza per me, considero italiani e francesi come dei cugini perché è c’è una cultura che ci unisce da sempre: il cinema italiano – ha spiegato Bellucci – ha sempre fatto parte del cinema francese e viceversa, siamo sempre stati d’ispirazione gli uni per gli altri. Tanti attori come Mastroianni o Cardinale hanno lavorato in Francia”. Tanti movie internazionali e tante esperienze all’estero, ma l’attrice assicura di essere rimasta sempre la stessa ragazza “uscita dal liceo”.
L’attrice è attesa alla Mostra del cinema di Venezia insieme al regista Tim Burton e a tutto il forged per l’anteprima di Beetlejuice Beetlejuice, che aprirà l’81esima edizione della mostra del cinema. “È stato stupendo sapere che il movie aprirà la Mostra del cinema di Venezia. Siamo stati tutti molto felici. Per me è stata un’esperienza artistica molto bella e sono molto felice di essere entrata nel mondo poetico e fantastico di Tim Burton”, ha detto l’attrice. “Quando ho visto al cinema il primo movie mai avrei pensato che un giorno avrei fatto parte del forged. Quello che mi piace del mio lavoro è l’imprevedibilità, succedono cose magiche. Una situazione analoga che ho vissuto con Tornatore. Quando ho visto Nuovo cinema paradiso ho avuto un forte desiderio di lavorare con lui e poi è arrivata Malena’. Ma anche con Matrix. Dopo averlo visto ho incontrato in America le Wachowski e ho avuto l’opportunità di lavorare con loro. E con Beetlejuice è successo di nuovo”.
Gli altri premiati della serata sono stati Paola Cortellesi e il suo C’è ancora domani, miglior movie, Matteo Garrone, migliore regia con Io capitano, miglior fotografia a Paolo Carnera per Adagio, Micaela Ramazzotti, miglior attrice per Felicità, Elio Germano, miglior attore per il suo ruolo in Confidenza, miglior commedia, Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi, miglior colonna sonora, consegnata a Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria! che vince anche la migliore opera prima. Migliore serie television Un amore con Stefano Accorsi e Ramazzotti. Il Globo d’Oro al miglior documentario è andato a Posso entrare? An Ode To Naples di Trudie Styler, che ha ritirato il riconoscimento accompagnata dal marito, Sting.
