“Non escludiamo altre azioni legali contro il membership Tenco”. Lo cube Michele Piacentini, portavoce della famiglia Tenco, commentando la polemica tra Tommaso Zanello, in arte Piotta, e il Membership Tenco nata dopo l’esclusione dell’album ’Na notte infame del rapper dalla cinquina dei brani finalisti nella categoria Miglior album in dialetto.
Dopo numerosi botta e risposta tra Zanello e il Membership, la famiglia Tenco ricorda di essere totalmente estranea alle operazioni e decisioni del Membership Tenco a partire dal 2018: “L’uso del marchio è terminato a maggio del 2018 e non è stato mai rinnovato per una serie di punti non chiari da parte del direttivo del Membership Tenco”, precisa Piacentini. “Abbiamo chiesto al nuovo direttivo del 2018 di conoscere le proiezioni e gli sviluppi culturali del Membership Tenco, ma non abbiamo mai avuto risposta, né copia dello statuto, se mai lo avessero cambiato”, ha spiegato il rappresentante della famiglia Tenco.
Che lamenta una mancanza di trasparenza: “È ovvio che il cantante, in questo caso Piotta, come qualsiasi altro artista che si avvicina per la prima volta al Premio Tenco, potrebbe immaginare si tratti di un ambiente legato alla figura di Luigi Tenco, trovandosi invece di fronte a una realtà molto diversa”, sottolinea ancora il portavoce. “Ci dispiace – aggiunge – che il Membership Tenco, dal 2019 in poi, non sia più gestito da persone per bene are available in passato. Nel 2017, il direttore artistico storico si è dimesso per problemi interni. Questo dà l’thought della situazione”. Secondo Piacentini, il direttivo attuale “non è adatto a portare avanti il nome Tenco e fa attività commerciali che nulla hanno a che vedere con la storia di Tenco, chiamando personaggi con cui Luigi Tenco aveva discusso in vita”.
Quanto alla polemica sollevata da Piotta, che ha contestato l’esclusione dal Premio Tenco nonostante il numero di voti ricevuti, secondo la famiglia Tenco il problema potrebbe risiedere in una superficialità nel regolamento del Membership Tenco. “Mi pare che si arrocchino su alcuni punti del regolamento, ma non rispondono ai dubbi di Piotta” che ha chiesto chiarezza sui voti e su chi abbia deciso la sua esclusione. Piacentini conclude ribadendo la posizione della famiglia che, a questo punto, non esclude “altre azioni legali”, ricordando che “c’è già in corso più di una questione sul nome e sull’utilizzo abusivo di filmati, opere appartenenti a Luigi Tenco”.
