Una domenica di inchieste quella del 16 giugno, con una nuova puntata di Report: il programma di approfondimento, condotto da Sigfrido Ranucci su Rai 3 (in onda su alle 20.55 e in stay streaming su RaiPlay), torna infatti questa sera, domenica 16 giugno, in prime time con casi e indagini giornalistiche.
A cominciare dagli incidenti sul lavoro, uno al minuto, tre morti al giorno, più di milleduecento all’anno, per rispondere alla domanda: “Cosa sta facendo la politica per ridurre questi tragici numeri?”. E si prosegue con il bene comune più prezioso, l’acqua: “La rete idrica appartiene allo Stato che la affida in gestione a soggetti privati, pubblici, o misti” si legge nel comunicato stampa di presentazione della puntata, che proporrà la testimonianza esclusiva di un imprenditore italiano che ha cercato di entrare nel grande enterprise della depurazione delle acque, per scoperchiare e ricostruire dall’interno il meccanismo dei grandi appalti internazionali di questo settore.
E poi ancora l’ACI, l’Vehicle Membership Italia, nato nel 1898 come associazione di appassionati torinesi dell’vehicle e diventato poi un’associazione nazionale cresciuta nel secondo dopoguerra fino a entrare nel parastato e diventare il gestore del PRA, il registro delle automobili. L’inchiesta della trasmissione farà apprendere come i soldi delle imposte sulle auto, insieme alle tessere dei milioni di soci, nel corso degli ultimi decenni hanno portato il Membership a possedere non solo immobili per più di 215 milioni di euro, ma anche l’80% di quote dell’assicurazione SARA, per un fatturato che si aggira sui 600 milioni.
Infine, l’Italia delle terme: con i suoi 320 impianti, per il 90% accreditati con il Servizio sanitario nazionale, il Belpaese è uno dei paesi al mondo con la più antica tradizione del benessere. Un’inchiesta rivela come la società Montecatini Terme Spa, di proprietà di Comune e Regione, sia in perdita dal 2011 e oggi tutto il patrimonio immobiliare, stimato in 50 milioni di euro, è finito all’asta per un valore di circa 42 milioni di euro, analizzando i motivi per cui si è giunti a tanto.
“È questo lo scopo del giornalismo d’inchiesta”, ha rivelato qualche tempo fa al journal Maremosso il conduttore Ranucci, al timone dell’apprezzato programma dal 2016, “illuminare zone d’ombra, aiutare un Governo se sbaglia, aiutare il pubblico, avere come unico riferimento chi paga il canone. Questa è da sempre la mission di Report, che è rimasta il ‘romanzo dei fatti’, semplicemente. Ha conservato il suo Dna”.
