Che ne è stato di Barbienheimer? L’property 2023 – nel pieno degli scioperi di Hollywood – è stata una stagione straordinaria che ha dato al settore una boccata di ossigeno dopo gli anni della pandemia, ma ora suona un nuovo allarme.
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Gli americani non vanno più al cinema in property? È questa la domanda che rimbalza, con apprensione, fra le main di Hollywood creando un vero e proprio allarme rosso dopo una serie di nuovi mega-flop ai botteghini: secondo le previsioni della società di advertising and marketing Comscore, il 2024 si avvia a registrare il 25 per cento in meno di incassi, pari a un ‘buco’ di 800 milioni di dollari, rispetto all’anno precedente e addirittura il 40 per cento in meno rispetto al periodo precedente alla pandemia da Covid.
“Mad Max – Furiosa’, Anya Taylor-Pleasure raccoglie il testimone di Charlize Theron
Sono lontani i tempi in cui l’property regalava alle main piogge di dollari alla maniera di Jaws – Lo Squalo, il movie di Steven Spielberg che rivoluzionò l’industria di Hollywood creando il concetto stesso del blockbuster estivo. Le ultime proiezioni arrivano dopo un field workplace particolarmente disastroso nel lungo ponte del Memorial Day (che cade il 27 maggio) e che per gli Stati Uniti segna ufficialmente l’inizio dell’property, “il peggiore degli ultimi 43 anni” commentano gli osservatori americani con un totale di 128,3 milioni di dollari contro i 205 milioni dello stesso periodo da venerdì a lunedì dell’anno scorso.
Le aspettative di incassi del weekend erano focus su Furiosa, il prequel di George Miller del franchise Mad Max, con Anya Taylor-Pleasure e Chris Hemsworth. Il movie, che da poco ha debuttato a Cannes tra gli applausi della critica, è costato 168 milioni di dollari alla Warner, più svariati altri milioni di dollari in costi di distribuzione, ma chi si aspettava il primo segnale di un’property di blockbuster è rimasto deluso: la produzione ha chiuso con appena 32 milioni di dollari di biglietti venduti in Nord America, al primo posto dunque, ma staccato di appena un milione di dollari rispetto al cartone animato Garfield: Una Missione Gustosa. Altri recenti flop dell’anno includono Madame Net, The Fall Man con Ryan Gosling (28 milioni di dollari all’inizio di maggio) e il cartone animato If.
“Il problema è che la gente non va più al cinema – spiega Michael Niederman, professore al Columbia Faculty Chicago – e soprattutto i giovani non comprano più i biglietti come i loro genitori perché sono abituati advert aspettare che un movie esca sui canali in streaming come Netflix o Disney+”. D’altronde le statistiche sono abbastanza chiare al riguardo: nel 2002 gli americani andavano al cinema 5,2 volte l’anno; nel 2019, quel numero si period ridotto a 3,5 volte l’anno. La pandemia ha avuto una conseguenza devastante e il settore non si è ancora ripreso: l’analista Matthew Ball afferma che lo spettatore medio è andato 2,3 volte nel 2023, lo stesso anno in cui esultavamo per la rinascita del botteghino, guidata da Barbie e Oppenheimer.
Anche per Paul Dergarabedian, un veterano delle analisi del field workplace cube a Comscore: “I botteghini mancano di slancio”. A danneggiare gli incassi di aprile, a suo avviso, è stata l’assenza di movie di richiamo che gli addetti ai lavori riconducono agli strascichi degli scioperi di Hollywood (sceneggiatori e attori, una vertenza che si è conclusa solo nel dicembre scorso dopo sei mesi di astensione dai set. Secondo Dergarabedian “il malessere di questi giorni mostra l’importanza che l’intero mercato non sia in salute nei mesi che precedono l’inizio di questa importante stagione al cinema”.
E in Italia le cose come vanno? Dopo un primo quadrimestre chiuso con un segno positivo in Italia, il field workplace complessivo del 2024 è inferiore a quello del 2023. Il “sorpasso” del 2023 sul 2024 è avvenuto il 28 maggio, stando ai dati riportati da Cinetel. Anche in Italia il kolossal distopico di Miller non ha incassato quanto previsto, è il primo in classifica ma con appena 939.263 euro in una settimana e in generale anche le altre novità in sala faticano a decollare. L’effetto del increase del movie di Paola Cortellesi (36 milioni e mezzo di euro) ormai è finito e l’property si preannuncia problematica. Vedremo se le iniziative Cinema in Festa (con cinque giorni di sconti a 3,5 euro per tutti i movie) e poi Cinema Revolution (fino a settembre sconto su movie italiani ed europei) aiuteranno la stagione.
