Alessandro Araimo (Discovery): “Amadeus ha tante idee anche sulla musica. Fiorello? Complicato inserirlo in palinsesto Nove”

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Parla di Amadeus, di Fiorello e anche di Sanremo Alessandro Araimo, advert di Warner Bros. Discovery Sud Europa che, dopo Crozza e Fabio Fazio, ha portato anche Amadeus sul Nove. E dal palco del Competition della Television di scena a Dogliani advert Aldo Cazzullo racconta il futuro di Amadeus al Nove dove è appena arrivato dopo molti successi Rai.

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“Amadeus è un investimento importante – spiega – dovete considerare quanto lavora, da noi farà due prime time per 16 serate. Viene con una voglia di innovare importante, una voglia di fare incredibile nonostante il successo che ha avuto. Sono rimasto colpito dal suo entusiasmo. Stiamo valutando le opzioni per entry prime time e prime time. Ha in testa tante idee. Non abbiamo deciso che tipologie di programmi, penso però che bisognerà portare qualcosa di nuovo. È tutto aperto, ma ha in testa di fare qualcosa sulla musica. X Issue? Lui va più verso cose nuove”.

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Mentre su Fiorello cube: “È un talento incredibile ma in questo momento storico è difficile da inserire nel palinsesto di Nove”, e aggiunge: “Posto che non l’ho mai incontrato il problema è che se ti siedi con Fiorello devi avere un progetto chiarissimo in testa da discutere… Inoltre essendo lui così bravo ha anche delle idee molto forti su quello che vuole fare. Quindi in un processo strutturato di crescita in cui mi metto a fare investimenti importanti ma devo avere una certa chiarezza e speranza di ritorno dell’investimento per me è molto complicato andare a inserire Fiorello”. E poi rimarca: “Per esempio il programma mattutino (Viva Rai2!) , bellissimo, fantastico, che fa su Rai da me non sarebbe sostenibile perché è un prodotto che costa ma purtroppo in quella fascia oraria nessuno investe”.

Araimo però su Sanremo è stato chiaro: “Sulla carta penso che il Competition sia contendibile, ma francamente non è una tipologia di contenuto che a noi interessa, sicuramente non nel breve. ‘Al di la’ di quello che può essere l’accordo con il Comune e quant’altro, la questione è l’intera macchina che sta dietro la produzione del competition. Un discorso è prendo il competition faccio un investimento importante ma mi fa il 50% di share e ci rientro alla grande. Se mi fa il 30% di share, che comunque è difficilissimo da fare, già non ci rientro più.”

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