Cannes – Al Pageant di Cannes è il giorno dell’attesissimo, discusso e già controverso movie di Francis Ford Coppola: Megalopolis. Che torna al cinema a tredici anni dall’ultima prova del regista italoamericano, Twixt (e a poche settimane dalla scomparsa della moglie, Eleanor). Pagato di tasca sua dal regista (120 milioni di dollari), pensata per il massimo risalto tecnologico (dal suono alla visione in Imax), l’opera più ambiziosa del regista del Padrino e Apocalypse Now affonda le radici nell’antica Roma, sposando la tesi per cui Catilina period un rivoluzionario e Cicerone un avvocato a servizio dei conservatori. Trasporta la vicenda in una New York futuribile e decadente in cui Cesare Catilina (architetto visionario interpretato da Adam Driver) vorrebbe ricostruire una “nuova Roma” mentre il sindaco Cicero (Giancarlo Esposito) si oppone per sostenere lo establishment. Tra i due la figlia di Cicero, innamorata di Catilina e delle sue idee. Nel forged anche Dustin Hoffman, Laurence Fishburne, Jon Woight, Shia LaBeouf.
“Comportamenti inappropriati” sul set
In attesa di vedere Megalopolis a Cannes, il produttore esecutivo del movie, Darren Demeter, è dovuto intervenire per difendere Coppola dalle accuse di comportamenti inappropriati emerse in un lungo articolo del quotidiano britannico Guardian, firmato dal critico cinematografico Steve Rose. Secondo various fonti anonime, durante le riprese dell’ambizioso movie Coppola si sarebbe lasciato andare a una serie di comportamenti inappropriati, da “vecchia scuola”, in particolare nei confronti delle comparse, facendo sedere alcune donne sulle ginocchia e, durante una scena all’interno di un evening membership, avrebbe cercato di baciare delle ragazze in topless per “mettere gli attori nell’umore giusto”.
Le accuse del Guardian e la difesa del produttore
Il produttore Darren Demeter ha difeso il comportamento del regista, affermando che rientrava pienamente nella necessità di spiegare al meglio la scena, “molto importante per il movie”, oltre a sottolineare che Coppola “non è mai stato a conoscenza di alcuna denuncia di molestie o comportamenti scorretti durante il progetto”. Nell’articolo apparso sul Guardian, il critico ha sottolineato come Coppola abbia speso metà della sua vita e 120 milioni di dollari del suo denaro (ha dovuto vendere parte del suo vigneto per coprire le spese) per realizzare con Megalopolis la sua epopea di fantascienza, ma alcuni membri della troupe hanno messo in dubbio metodi are available certi casi l’improvvisazione e la mancanza di organizzazione nell’affrontare un progetto tanto ambizioso. Del resto anche la realizzazione del suo capolavoro sulla guerra in Vietnam, Apocalypse Now, è stato segnato da una serie di problemi e ritardi entrati nella storia del cinema.
Realizzazione “caotica” ed “esasperante”
Ma le critiche arrivano anche da parte dei membri della troupe che parlano di comportamento “sgradevole” e “caotico” che il regista avrebbe mostrato sul set. Anche se membri del forged artistico, come Adam Driver, hanno parlato positivamente della loro esperienza durante le riprese, durate quattro mesi, secondo altre fonti la realizzazione del movie è stata “caotica” quasi quanto ai suoi tempi period stata Apocalypse Now. Alcuni membri fondamentali del crew tecnico hanno abbandonato il progetto a metà. “È stato come guardare un treno in panne giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, sapendo che tutti avevano dato il massimo per evitare che ciò accadesse”, ha detto al Guardian un membro della squadra. Secondo alcune testimonianze, le riprese sono state uno “scontro” costante tra il modo di dirigere “vecchia scuola” di Coppola e i più moderni metodi tecnologici digitali: “Penso che Coppola viva in un mondo in cui, come autore, è l’unico a sapere cosa stia succedendo e gli altri sono lì per fare solo quello che gli viene chiesto di fare”, ha detto uno dei tecnici. Anche altri hanno trovato “esasperante” il modo di affrontare il lavoro a causa dei ripensamenti di Coppola.
Il caos leggendario di ‘Apocalypse now’
Quarantacinque anni fa, anche le riprese di Apocalypse Now si trasformarono in un caos ormai leggendario e sembravano destinate al disastro; e invece, il movie vinse la Palma d’Oro a Cannes, è diventato uno dei più celebri di tutti i tempi e ha consolidato la reputazione che Coppola si period costruito con Il Padrino.
Frémaux: “Coppola è importante per Cannes”
“Tutti speravano che Coppola continuasse a fare movie, non ci siamo mai smessi di parlare in tutti questi anni – ha detto il delegato generale del pageant Thierry Frémaux – e, come tutti, sapevamo che lui aveva deciso di fare questo movie e scrivere questa sceneggiatura molto antica e di finanziarlo con i suoi soldi. Ho visto qualcosa che non period ancora il movie e poi, a un certo punto mi ha detto ‘credo di avere qualcosa che si può mostrare’. Subito gli ho proposto di andare in concorso perché lui, a 85 anni si comporta come un cineasta indipendente, come un artista. È importante per lui mostrare il suo lavoro a Cannes perché Cannes è importante per lui ma lui è anche importante per Cannes. Sarà commuovente vederlo qui nella proiezione in sala Imax e poi nel Theatre Lumière come quando John Huston o Alain Resnais sono tornati a Cannes”.
