Titina, in streaming su MYmovies una cagnolina ci fa rivivere un pezzo di storia

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È il punto di vista, diverso, a rendere Titina – da oggi in streaming su MYmovies ONE – un movie di animazione unico perché riesce a raccontare un pezzo di storia attraverso lo sguardo di una cagnolina, Titina appunto.

Siamo a Roma, nel 1978, a casa di Umberto Nobile, il grande ingegnere e generale dell’Aeronautica Italiana, ormai anziano, che si mette a rivedere i filmini delle sue incredibili imprese. Immagini d’epoca che entrano veramente nell’animazione dando un tono di verità documentaristica a un movie che ovviamente si prende delle libertà nel raccontare la prima spedizione dell’uomo, e soprattutto di un cane, al Polo Nord.

Il flashback ci porta nel 1926 quanto il dirigibile Norge (che vuol dire Norvegia), comandato da Umberto Nobile, parte da Ciampino per fare rotta verso il Polo Nord non prima di aver preso a bordo l’esploratore norvegese Roald Amundsen. La sceneggiatura di Per Schreiner sottolinea più d’una volta il carattere più caldo dell’italiano Nobile contrapposto a quello più freddo del norvegese Amundsen. Una dicotomia che poi si rifletterà anche nelle opposte visioni delle tecniche di esplorazione.

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Nel viaggio Titina si comporta giustamente da cane, cerca cibo, gioca e vagheggia guardando il mondo dall’alto. Grazie a questo escamotage, il movie diretto dalla norvegese Kajsa Næss, riesce a realizzare anche dei deliziosi siparietti musicali con un tocco di surrealismo in linea con l’epoca raccontata.

Ma, soprattutto, mostra come dei ‘piccoli’ uomini, al cospetto di spazi così immensi come la distesa ghiacciata artica, siano riusciti in un’impresa così grande che, a guardarla a ormai cento anni di distanza, sembra quasi inaudita.Il movie non tace né la retorica italica sottesa all’impresa né il reale dissidio personale e professionale che si è consumato tra le determine di Umberto Nobile e di Roald Amundsen che ha cercato di attribuirsi tutti i meriti del primo sorvolo del Polo Nord e di chi lo ha ‘toccato’ per primo.

L’occhio di Titina, in questo caso, è solo osservatore di queste dinamiche tipicamente umane con due uomini che litigano per chi ha la bandiera più grande da sistemare sul ghiaccio che, ricordiamolo, non è altro che acqua.Così come a Titina sfugge la foga del suo padrone che progetta un secondo dirigibile, questa volta chiamato Italia, per tornare al Polo Nord senza, mi raccomando, alcun norvegese a bordo. Anche stavolta Titina sarà l’osservatrice privilegiata e anche la protagonista di un’esplorazione che, sulla by way of del ritorno, si rivelerà catastrofica.

Ma grazie al disegno e alla fantasia di un movie di animazione come Titina, che ha tra le case di produzione quella di Appuntamento a Belleville, con i suoi omaggi al cinema di Jacques Tati, ecco che la finzione, immaginata da una cagnolina, riesce a trasfigurare la realtà e le sue umane miserie.

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