Eleanor Coppola, moglie di Francis Ford Coppola e a sua volta regista vincitrice di un Emmy per aver raccontato la faticosa produzione in 238 giorni di Apocalypse Now del marito nel documentario Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse, è morta venerdì nella sua casa di Rutherford, in California. Aveva 87 anni.
Accomplice creativa per tutta la vita di suo marito Francis, Eleanor Coppola ha iniziato a fare cinema proprio durante la produzione del suo movie sulla guerra del Vietnam Apocalypse Now, un attesissimo seguito de Il Padrino: Parte II, le cui riprese di cinque mesi pianificate nelle Filippine sono più che raddoppiate a causa di numerous complicazioni, tra cui la sostituzione della star iniziale Harvey Keitel con Martin Sheen, tifoni che distruggono i set, un finale rielaborato e il ricovero in ospedale di Sheen a causa di un attacco di cuore.
Il filmato che Eleanor Coppola ha girato dietro le quinte è diventato il documentario del 1991 Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse, uscito 12 anni dopo che Apocalypse Now è finalmente arrivato nelle sale e ha ricevuto otto nomination agli Oscar. Il ritratto di un artista in crisi è valso un Emmy Award e una nomination ai DGA per il premio documentaristico del gruppo.
Il suo primo lungometraggio, Paris Can Wait, una storia d’amore con Diane Lane, Alec Baldwin e Arnaud Viard, è stato presentato in anteprima nel 2016 al Toronto Worldwide Movie Pageant. Un secondo movie, il dramma corale Love Is Love Is Love, è arrivato nel 2020.
Nata a Los Angeles il 4 maggio 1936, Eleanor Coppola ha incontrato suo marito mentre lavorava come assistente direttore artistico nella produzione horror di Roger Corman di Dementia 13, che ha segnato il debutto alla regia di Francis Ford Coppola. I due si sposarono nel 1963, dopo che Eleonora scoprì di essere incinta del loro primo figlio, Gian Carlo, morto nel 1986 a 22 anni dopo aver riportato ferite in un incidente in motoscafo. Hanno avuto altri due figli, la regista Sofia e lo scrittore e produttore Roman Coppola.
