È Mida uno dei quindici allievi di Amici che, sabato 23 marzo, approdano su Canale 5 per la fase serale del programma condotto da Maria De Filippi: affronterà le sfide dei maestri Rudy Zerbi, Alessandra Celentano, Lorella Cuccarini, Emanuel Lo, Anna Pettinelli e Raimondo Todaro e si esibirà di fronte alla giuria composta da Cristiano Malgioglio, Giuseppe Giofrè e Michele Bravi. All’anagrafe Christian Mida, ventitreenne nato a Caracas ma risiedente nella provincia di Milano, allievo della squadra dei CuccaLo nella disciplina del cantautorato, Mida si descrive come estroverso e permaloso e con qualche difficoltà a digerire le critiche: “Da piccolo ero un po’ testa calda, avevo un po’ di problemi a relazionarmi, tanti a dire il vero, non un po’” ha infatti confessato, “fino alla quinta superiore non l’ho vissuta bene, ho cambiato tre scuole e non sono mai riuscito veramente a integrarmi. Non capivo mai il perché, poi l’ho capito: il problema ero io: la gente mi diceva sempre ‘Tu te la tiri, non mi piaci, mi stai antipatico’. L’apparenza period quella e ho fatto un lavoro gigantesco su questa cosa: sono proprio cambiato, ma in meglio, ho smussato quello scudo che probabilmente ho ancora e che probabilmente si vede quando esco sul palco. Quando mi dicono ‘Sei uno scalda pubblico’ probabilmente è perché esce quel bimbo che c’è in me e che vuole far vedere a tutti che non è da meno”.
“Tu ti devi fidare” gli aveva detto la maestra Lorella Cuccarini, “ti sento sempre molto pettinato quando mi parli, ma vorrei che tu mi parlassi di pancia”. Un consiglio che Mida ha deciso di seguire, cercando di tirar fuori e far scoprire nuovi aspetti di sé: “C’è un lato di me che ancora non è uscito e voglio tanto farlo vedere – le sue parole – ho passato gli ultimi otto anni della vita a fare solo questo e a pensare solo a questo, ho sacrificato tante relazioni sociali, tante occasioni di altro tipo, ho lavorato tanto fuori di qua per capire tante cose, capire tante cose di me. Non ho avuto la testa tante volte, ho imparato advert ascoltare perché io non ascoltavo”.
E quale migliore occasione per farsi conoscere se non con le sue produzioni musicali, tra cui l’inedito Struggle membership presentato proprio advert Amici: “Parla del luogo nella nostra testa dove noi affrontiamo i nostri guai – ha rivelato il cantante – ma a volte, se abbiamo una persona speciale a fianco, magari non li dobbiamo affrontare da soli. Io immagino di trasmettere quello che provo io quando ascolto la canzone, che è adrenalina. Finora avevo fatto solo ballad, finalmente posso mostrare al pubblico anche questo mio lato”. Dopotutto, come recita la descrizione sulla sua pagine Spotify, “Le bio sono noiose, ascolta la mia musica: parla lei per me”.
