L’effondrement – titolo internazionale: The Collapse – è una serie francese che si basa sulle teorie della cosiddetta Collassologia, lo studio interdisciplinare, o corrente di pensiero, sui rischi di un possibile crollo della civiltà industriale e del suo impatto sulla società. Creata, scritta, prodotta e diretta dal collettivo Les Parasites (Jérémy Bernard, Guillaume Desjardins, Bastien Ughetto), la miniserie ha vinto numerosi premi, tra cui il Berlin Particular Projection e un Emmy come miglior miniserie. Trasmessa da Canal+ tra novembre e dicembre 2019, L’effondrement è particolarmente interessante per aver anticipato un collasso, quello avvenuto poco dopo il suo debutto con lo scoppio della pandemia da COVID-19, trasformando l’atmosfera allora distopica della serie in una narrazione che oggi appare inquietantemente realistica. E non solo per questo…
La particolarità della serie non risiede solo nel suo rapporto con il contesto storico in cui è stata realizzata, ma anche nel suo impianto formale. In otto episodi dalla lunghezza variabile (si va dai 16 ai 27 minuti al massimo), la serie segue altrettante storie singolari di persone, famiglie o gruppi di individui mentre cercano di sopravvivere in un mondo al collasso, senza più controllo sulla situazione. L’atmosfera non è certamente quella post-apocalittica a cui siamo abituati dalla produzione statunitense: il sapore francese della serie è conferito dalla complessa analisi di questi individui, totalmente alla deriva e obbligati advert abbandonare i propri principi, ponendo dalla prima alla settima storia un tarlo concettuale che sarà esplorato solo nell’ultimo episodio, l’unico ambientato prima del collasso ambientale ed economico.
Con un funds di due milioni di euro, ogni episodio è stato prodotto con un formato minimalista, conferendo alla serie un’immediatezza e un realismo unici, derivanti in particolar modo dall’uso, in ogni episodio, del piano-sequenza come tecnica di realizzazione: si tratta di una scelta unica nel suo genere, che poche produzioni seriali hanno attualmente deciso di adottare. Ciascuno degli otto episodi è girato in una ripresa continua dove la telecamera non si ferma mai, seguendo i personaggi in tutti i loro movimenti.
Dalla fragilità della società industriale all’eccessiva dipendenza dal combustibile fossile, dalla disuguaglianza tra ceti sociali alla fallibilità dei governi europei di fronte alle crisi geopolitiche, i temi affrontati da L’effondrement si inseriscono in un panorama audiovisivo che comprende altre produzioni, come dicevamo. Prima fra tutte Years and Years, che sempre nel 2019 seppe affrontare tematiche simili con grande maestria narrativa: entrambe le serie offrono uno sguardo lucido e inquietante sul futuro della nostra società, stimolando il pubblico a riflettere sulle sfide che ci attendono e sulle modalità di resistenza e sopravvivenza in un mondo in continua evoluzione. Se però Years and Years rifletteva una visione più tecnologica e futuristica della società, la serie francese si concentra più su un ritorno alla terra e su una sorta di rifiuto della tecnologia. In questo modo, L’effondrement trasmette una sensazione di colpa occidentale per aver sfruttato altri paesi, mentre la serie inglese non affrontava direttamente questa tematica. In entrambe le serie, il governo viene criticato per la sua cecità e la sua protezione del sistema; tuttavia, la serie francese offre una visione più ottimistica della redenzione attraverso la consapevolezza e il cambiamento.
The Collapse arriva in esclusiva su MYmovies ONE, offrendo agli spettatori italiani l’opportunità di immergersi in una storia che mette in discussione le fondamenta della nostra civiltà. Una serie da non perdere, presentata in un momento in cui la nostra società è stata già messa alla prova dalla pandemia, che ha portato con sé un assaggio del collasso di cui L’effondrement tratta in maniera così profetica.
