Addio a Ernesto Assante, firma di Repubblica. La musica, una passione inesauribile

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Aveva festeggiato il compleanno da pochi giorni Ernesto Assante, il 12 febbraio, subito dopo il Competition di Sanremo che aveva seguito insieme alla squadra di Repubblica. Ci ha lasciati troppo presto, a 66 anni, dopo un malore nella serata di domenica per un ictus, poi la corsa in ospedale dove le treatment si sono dimostrate purtroppo inutili. Giornalista, critico, blogger, una passione e una curiosità inesauribili per i temi che, dalla musica, il suo primo amore, spaziavano fino alle nuove tecnologie, delle quali period diventato uno dei massimi esperti.

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Di Ernesto colpiva soprattutto la vitalità, la sua capacità di anticipare e progettare nuove iniziative: period sempre in grado di ideare e di avviare un nuovo progetto, anche se quelli che aveva messo in piedi sembravano già riempirgli abbondantemente la vita. Period puntualmente informato di tutte le novità, soprattutto della musica, e non c’period modo di prenderlo in castagna dicendogli il nome di un artista anche minore per sorprenderlo, conosceva già, perché lo guidava un’inesauribile curiosità.

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Aveva soprattutto una capacità, sapeva intravedere in che modo sarebbero maturate le cose, soprattutto in tema di applicazioni della tecnologia, e non è un caso se Ernesto è stato tra i pionieri di Repubblica.it e poi di Kataweb. Una volta, con in mano uno dei primi cellulari con tecnologia avanzata, provò a convincere un capannello di colleghi che un giorno avremmo potuto vedere un movie intero sul telefonino, suscitando ironie, eppure aveva ragione lui. Un vero e autentico capo, anche se poi, dopo un periodo al desk, aveva scelto di tornare alla scrittura.

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Aveva iniziato con la radio, nel 1975, in una piccola emittente romana, Roma Worldwide Sound. Poi, sempre nel 1975 e fino al 1982, ha tenuto programmi a Radio Blu, una delle prime emittenti rock della Capitale, vera palestra per decine di dj radiofonici che si sarebbero ritrovati qualche anno dopo dietro i microfoni di Rai Stereonotte. Nel 1980 il passaggio a Rai Radio 1 e nell’83 l’arrivo, appunto, a Stereonotte, dove è stato conduttore fino al 1987. Assante ha cominciato a frequentare le redazioni dei giornali nel ’77, collaborando con il Quotidiano dei lavoratori e dal 1978 a Il Manifesto come critico musicale, per il quale ha scritto fino al 1984. Nel 1979 l’arrivo a La Repubblica, dov’è stato critico musicale e poi caporedattore, inventore del settimanale Musica!, insieme a Roberto Campagnano e Gino Castaldo. È stato anche ideatore di Laptop Valley e Laptop, Web e Altro oltre che direttore di McLink e Kataweb.

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La redazione di ‘Musica!’, 1996 

Webnotte: tutte le puntate

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Negli oltre trent’anni di attività di giornalista è stato collaboratore di numerosi settimanali e mensili, tra i quali Epoca, L’Espresso, Rolling Stone. Nell’ultimo periodo period curatore per l’Enciclopedia Italiana Treccani delle voci che riguardano la musica pop e rock.

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Ernesto Assante nella redazione di Repubblica con Eugenio Scalfari e Gino Castaldo 

Lunga anche la collaborazione con la television: nel 1982 è stato consulente per Domenica in. Nel 1983 e nel 1984 per l’Orecchiocchio, programma musicale condotto da Claudio De Tommasi, che ritrovava dagli anni di Radio Blu, e poi da Fabio Fazio, quindi diventa autore: prima Beat Membership, poi Doc di Renzo Arbore e Ieri Goggi e Domani con Loretta Goggi. Nel 1988 è tra gli autori di Notte Rock, per RaiUno. Quindi di Cantagiro su RaiDue e di Tam Tam Village, settimanale musicale di RaiUno con Carlo Massarini. Firma la prima edizione del Pavarotti & Pals nel 1992 e molte prime serate di RaiUno con conduttori come Fabrizio Frizzi, Eleonora Brigliadori, Renzo Arbore, Milly Carlucci, Elisabetta Gardini, Loretta Goggi. Come ideatore e autore, dal 1996 al 2002, ha firmato sette edizioni del Pim, il Premio Italiano della Musica del settimanale di Repubblica Musica!, andate in onda su Italia 1, prodotte da Repubblica e condotte da Serena Dandini e Linus. Poi dal 2013 è l’ideatore, autore e conduttore con Gino Castaldo di Webnotte, stay su Repubblica.it e su Fb e in onda su Radio Capital Television. Nel 2019 e nel 2020 è autore di due stagioni di Una storia da cantare, condotto da Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero, in prima serata il sabato su RaiUno e, nel 2022, di Ci vuole un fiore, condotto da Francesco Gabbani e Francesca Fialdini, in prima serata su RaiUno.

Numerosi i libri che Assante ha scritto nel corso degli anni: alcuni dei quali a doppia firma con Gino Castaldo, con il quale dal 2005 ha tenuto le “Lezioni di rock. Viaggio al centro della musica”, con lo scopo di approfondire, grazie anche a un ascolto guidato e ai video mostrati, la storia di coloro che sono entrati nella leggenda del rock. Dal 2003 al 2009 ha insegnato “Teoria e tecnica dei nuovi media” e in seguito “Analisi dei linguaggi musicali”, alla facoltà di Scienze della comunicazione dell’università la Sapienza a Roma.

Ernesto lascia la moglie Eleonora e le due figlie Costanza e Sofia. A loro vanno le condoglianze della redazione e della direzione di Repubblica.

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