Nonostante ‘Barbie’ il cinema Usa è sempre meno rosa. E in Italia…

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Barbie, il movie più femminista di Hollywood, diretto da una regista come Greta Gerwig, prodotto e interpretato da un’attrice come Margot Robbie, ha incassato nel mondo un miliardo e quattrocentoquarantacinque milioni di dollari, portato in sala milioni di ragazzine e ragazzini – va detto – vestiti dei colori della protagonista e – come ha detto Robbie – portato avanti una rivoluzione culturale. Eppure il cinema negli Stati Uniti è sempre meno rosa.

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Netto calo di protagoniste nei movie Usa

Colpisce lo studio del suppose tank americano Annenberg Inclusion Initiative che ha come obiettivo il tema dell’inclusione e che, come riporta Selection, lancia un allarme a livello di rappresentatività femminile nei grandi blockbuster hollywoodiani. Secondo lo studio infatti il 2023 ha segnato un minimo storico per le donne in ruoli da protagonista tra i 100 movie di maggior incasso dell’anno. Quindi nonostante Barbie, nonostante Greta Gerwig e nonostante Margot Robbie l’anno appena concluso ha registrato una notevole regressione in termini di rappresentazione, con solo 30 movie con donne e ragazze nei ruoli principali e co-protagoniste. Questa cifra segna un netto calo rispetto al 2022, che contava 44 movie, un numero identico a quello del 2010. E anche sul fronte delle registe donne i dati non sono più incoraggianti: su un totale di 116 registi che hanno diretto i 100 movie nazionali di maggior incasso nel 2023 quattordici (pari al 12,1% del totale) sono donne e 102 (pari all’88%) sono uomini. Vale a dire una donna ogni 7,3% di registi maschi. Se a questo aggiungiamo che la cinquina delle candidatura per la miglior regia vede solo una donna, per di più per un movie francese, Justine Triet con Anatomia di una caduta, il quadro è completo.

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“Un fallimento del settore”

“Questi numeri sono più di una semplice metrica della frequenza con cui le donne ricoprono ruoli da protagoniste. Rappresentano le opportunità di carriera offerte alle donne nell’industria cinematografica – ha spiegato Stacy L. Smith che firma lo studio insieme a Katherine Pieper e Katherine L. Neff – Quest’anno tali opportunità si sono drasticamente ridotte. Anche considerando i movie che sono stati spostati al 2024 a causa dello sciopero, non possiamo spiegare il crollo delle donne protagoniste e coprotagoniste nel 2023 se non dicendo che si tratta di un fallimento del settore”.

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Cortellesi, il increase è solo suo

E in Italia come va? Anche il cinema italiano ha avuto la sua “Barbie”, com’è noto C’è ancora domani di Paola Cortellesi ha sbaragliato il botteghino nostrano, si è aggiudicato il podio del maggior incasso dell’anno, battendo anche la collega americana. Con i suoi 36 milioni di euro totali ha scalzato registi uomini nella high ten dei movie italiani di maggior incasso di sempre, piazzandosi quinta, praticamente la batte solo Zalone. Un vero fenomeno, non solo di incassi ma appunto culturale, perché ha trascinato in sala persone che non andavano da prima della pandemia, ha sollevato dibattito su un tema fondamentale, come la violenza sulle donne, raccontando il momento cruciale della trasformazione del nostro paese da monarchia a repubblica. Ma oltre a Cortellesi gli altri movie italiani del 2023 cosa ci raccontano?

Paola Cortellesi: “Anche se ambientato nel passato il mio movie guarda al futuro”

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L’Italia, bene ma non benissimo

La situazione è più complessa e meno sfaccettata che negli Stati Uniti partendo però da una considerazione che non si può ignorare: dopo C’è ancora domani il primo movie italiano a livello di incassi si trova alla venticinquesima posizione. Tra il movie di Cortellesi e Me contro te: Missione giungla, ci sono 23 movie americani e uno scarto di 28 milioni di euro, per dire quindi che il increase del debutto alla regia dell’attrice è una bellissima notizia ma parla per sé. Detto questo nella high ten dei movie italiani ecco cosa troviamo: ci sono due movie della coppia di Youtuber siciliani (oltre a Missione giungla anche Vacanze in transilvania, al quinto posto) entrambi girati da Gianluca Leuzzi, quindi se a livello di protagonisti la parità è confermata, Sofia Scalia e Luigi Calagna coppia anche nella vita, dietro la macchina da presa c’è un uomo. Come uomo è Fabio De Luigi che firma Tre di troppo (terzo titolo in classifica) dove però i protagonisti sono nuovamente una coppia, lo stesso regista con Virginia Raffaele. Quarto è Santocielo, il movie di Natale di Ficarra e Picone, diretto da Francesco Amato e se nel movie ci sono personaggi femminili interessanti, come quello di Barbara Ronchi, è chiaro che il racconto è prevalentemente maschile. Seguono nella high ten: Io, capitano di Matteo Garrone, Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, Le otto montagne firmato dalla coppia di registi belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, Comandante di Edoardo De Angelis e L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, entrambi con protagonista Pierfrancesco Favino. Quindi sebbene ci siano sempre più donne registe, quest’anno abbiamo visto moltissime attrici debuttare dietro la macchina da presa, oltre a Cortellesi, Margherita Purchase (proprio oggi in sala il suo Volare), Micaela Ramazzotti premiata a Venezia, la proporzione è ancora a favore dei colleghi uomini e la strada da fare ancora tanta.

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