Decisamente una “bell’atmosfera” e dei “good instances” per Ghali, concorrente ufficiale della settantaquattresima edizione del Pageant di Sanremo. Al suo esordio nella competizione dopo aver già partecipato da superospite nel 2020, il rapper milanese porterà la canzone Casa mia: “È un viaggione” ha rivelato alle telecamere di RaiPlay, “come se fosse un brano scritto a quattro mani con un extraterrestre amico, in cui cerco di dargli spiegazioni: guardiamo il pianeta terra dall’alto e ci sono delle cose che non riesce a comprendere e che io non riesco a spiegargli, cose che succedono e che stanno succedendo oggi sul nostro pianeta”.
Passato alla storia del Pageant per aver inscenato una caduta dalla famosa scalinata e per aver dato un bacio a stampo a Fiorello con addosso una maschera con le sue fattezze (in tempi ben lontani da quello “scandalo” Fedez-Rosa Chemical che ancora riecheggia), dopo aver pubblicato a sorpresa lo scorso dicembre il suo quarto album, Pizza Kebab Vol. 1, Ghali è ora pronto a riportare un po’ di sano scompiglio nella manifestazione.“Sono di base una persona positiva – ha confessato – sono cresciuto in mezzo a tante difficoltà assieme a mia madre e la positività mi ha sempre aiutato a uscirne. È una mia indole e di conseguenza mi muovo così”.
Tanta positività, è vero, ma anche tanto impegno umanitario: “Può un rapper far cambiare opinione all’Italia sui migranti?” è stata la domanda posta la scorsa property dal New York Occasions parlando dell’impegno di Ghali in tema sbarchi, una tematica che gli sta molto a cuore. “La stessa gratitudine che provo quando ringrazio mia madre per avermi partorito in Italia, l’ho provata questo weekend a bordo verso l’equipaggio di Mediterranea – aveva dichiarato qualche tempo fa – Fossi nato in Tunisia, lo ammetto, avrei fatto di tutto per fuggire da lì. Spesso ci dimentichiamo le ragioni per le quali si resolve di lasciare il proprio Paese, di migrare verso un futuro migliore e le trigger che ci portano a questo”.
Prese di posizione che, negli anni, l’hanno portato a scontrarsi anche con Matteo Salvini, ma che il rapper porta avanti con convinzione e che potrebbe ora raccontare in Casa mia al pubblico e a quell’alieno che non comprende molte cose. Perché il coraggio non è solo una caratteristica della sua persona, ma anche della sua musica: “Scrivo perché ho bisogno di questa terapia e mi voglio curare tutti i giorni” aveva detto in un’intervista, “se non mi volessi bene farei qualcos’altro, avrei seguito una strada più facile, avrei usato come giustificazione il mio passato per poter prendere scelte sbagliate. Proprio perché mi voglio bene ho deciso di fare altro, sarei potuto finire molto male”.
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“Sono appassionato di cinema, mi piace la regia e vorrei fare il regista un giorno” ha infine concluso nella sua intervista a RaiPlay, “è così che ragiono i miei brani: spesso i pezzi che scrivo partono da un’thought di video, da un’immagine che visualizzo”. E a noi terrestri non resta che aspettare Casa mia.
